Napoletana di origine ma romana d’adozione, la T293 da sempre si impegna a trovare ciò che è nuovo nel panorama dell’arte contemporanea.
Tale dedizione ha permesso alla galleria di ospitare le mostre di esordio di alcune tra le figure più interessanti del panorama contemporaneo. Non a caso molti degli artisti rappresentati sono esposti presso istituzioni internazionali quali Tate di Londra, Palais de Tokyo, Museum Fridericianum e La Biennale di Venezia.
ABOUT / Una breve presentazione della galleria, della sua storia e la sua mission
Fondato da Paola Guadagnino nel 2002 in un antico palazzo nel cuore del centro storico di Napoli, esattamente in Via dei Tribunali 293, T293 nasce come Artist-run space dedicato al sostegno di artisti emergenti. Sull’esempio di organizzazioni nonprofit diffuse già in diversi paesi, T293 è stato creato inizialmente come risposta alla carenza di spazi espositivi rivolti ad artisti emergenti. Divenuto presto un punto di riferimento per la città, T293 ha svolto per diversi anni un ruolo fondamentale e pioneristico nella rigenerazione culturale del centro storico.
GALLERY/ Da spazio a supporto dell’arte emergente a galleria commerciale: cosa ha portato a questo cambiamento?
La nascita della galleria T293 come struttura commerciale avviene nel 2006, anno in cui Marco Altavilla affianca Paola Guadagnino nella gestione dell’attività. Tale cambiamento avviene per meglio pianificare e affrontare gli investimenti rivolti alla promozione degli artisti rappresentati affinché potessero ricevere un riconoscimento critico e commerciale a livello internazionale. La galleria ha da allora intrapreso un percorso nuovo prendendo, tra l’altro, parte ad alcune tra le principali fiere internazionali.
GALLERY / Cosa intendete per “approccio più aperto al contesto mondiale e una più decisa strategia curatoriale”? In che cosa consiste questa strategia curatoriale?
Adottare una strategia curatoriale nella selezione degli artisti è stato un elemento fondamentale nella costruzione di un programma dalla forte personalità che potesse inserirsi con successo in un contesto commerciale in continua evoluzione. L’obiettivo della galleria consiste ora nel rafforzare tale programma partendo proprio da queste basi.
ROMA / Perché avete scelto questa città e come valutate il panorama artistico e di mercato romano?
Cambiare sede era un passo necessario per inserirsi in un nuovo contesto di respiro internazionale, con uno spazio che consentisse ambiziosi progetti e rappresentasse soprattutto una nuova sfida per gli artisti. Muoverci su Roma ci ha permesso di concentrarci anche sulla valorizzazione di aspetti come lo staff e il programma e di intraprendere un lungo ed entusiasmante percorso di conoscenza di un nuovo pubblico. Qui percepiamo un ottimo potenziale in termini di mercato e riteniamo che Roma con il suo patrimonio unico ci possa assistere attraendo un numero davvero significativo di potenziali interlocutori.
LOCATION / Prima vicino a Piazza Navona, successivamente a pochi minuti dal Colosseo e ora nello storico quartiere di Trastevere. Quanto è importante la giusta collocazione nel tessuto urbano per una galleria? Esiste a Roma un quartiere più fertile e con maggior fermento artistico rispetto agli altri?
Trastevere ci sembrava il quartiere ideale per il tipo d’atmosfera che offre, ma anche per il tipo di visibilità. E’ uno dei quartieri più caratteristici della Capitale, dove tra stretti vicoli, piazze e botteghe di artigiani, si può percepire l’essenza della Roma più autentica e genuina. Sicuramente il centro storico, Trastevere e le zone limitrofe vedono un grande numero di gallerie e associazioni molto attive ma anche poco distante dal centro esistono quartieri fertili da questo punto di vista, come Prati o le zone adiacenti i musei MAXXI e Macro.
PUBBLICO / A quale target si rivolge prevalentemente la vostra galleria? Chi viene a visitare le mostre e chi compra le opere?
La nostra attività si rivolge a un pubblico vastissimo: da studenti a collezionisti, da professionisti del settore (curatori, critici, giornalisti) agli appassionati d’arte. Allo stesso modo i visitatori delle mostre riflettono questa eterogeneità. Gli acquirenti sono principalmente collezionisti con un gusto ben specifico, che seguono con attenzione l’attività di quelle gallerie che riflettono tali interessi e che danno loro la possibilità di arricchire la propria collezione in maniera coerente. Ci sono anche giovani professionisti attirati sia dalle nuove proposte che dagli artisti più consolidati rappresentati dalla galleria.
STAFF / Quanto è importante la professionalità all’interno del vostro team e come è organizzato?
La professionalità e le risorse sono fondamentali per poter organizzare il lavoro in maniera efficiente e produttiva, al fine di perseguire una costante crescita della galleria. Le competenze dei singoli sono focalizzate in ruoli ben delineati (dal direttore all’ufficio stampa, dall’archivio alla contabilità, dalla produzione alla logistica) ma allo stesso tempo sono messe a disposizione del team al fine di creare un ambiente di continuo dialogo e proficuo confronto.
MOSTRE/ Quali criteri guidano la scelta dei progetti che decidete di intraprendere? Le mostre che allestite in galleria differiscono rispetto agli allestimenti in fiera?
I criteri in campo sono diversi: per le nuove proposte cerchiamo di affidarci principalmente all’intuito e in molti casi crediamo di aver avuto successo. Ci focalizziamo sulla qualità del progetto, sull’originalità e sulla coerenza concettuale. Nella selezione poniamo inoltre molta attenzione all’insieme del programma e alla sua coesione, cercando di immaginare una successione di mostre che risulti in qualche modo armonica. Le mostre allestite in galleria sono molto diverse dalle presentazioni fieristiche. Il nostro spazio è molto grande (circa 400 metri quadrati) e fortemente caratterizzato, quindi molto diverso dalle pareti bianche che contraddistinguono i piccoli stand di una fiera. Inoltre in galleria le mostre possono essere vissute ed esplorate, in fiera la fruizione cambia radicalmente e tutto avviene in maniera più frontale e immediata e di conseguenza i progetti vanno studiati in base a queste diverse esigenze.
MERCATO / Vi contraddistingue una grande dedizione nel trovare sempre ciò che è nuovo nel panorama dell’arte contemporanea: attualmente cosa c’è di nuovo? Quali sono le figure più interessanti del panorama contemporaneo di oggi?
Gran parte delle ricerche emergenti più interessanti sembrano tornare a intendere l’arte come uno strumento sociale e politico per ripensare il mondo. Temi come l’integrazione e le differenze di genere si uniscono a temi ecologici e ambientali. Stiamo assistendo inoltre a una riscoperta e rinnovato interesse verso artisti storici ma, coerenti con il percorso intrapreso, continuiamo a rivolgere lo sguardo su giovani artisti che speriamo possano in futuro divenire solide conferme.
PROGETTI/ La galleria ha inaugurato nuovi modelli di collaborazione con altri professionisti come residenze artistiche e progetti curatoriali. Perché questa esigenza e quanto è importante (a livello di affermazione e mercato) una politica di collaborazione e dialogo tra professionisti del settore?
La galleria ha in passato attuato un programma di residenze presso la sede napoletana che per circa due anni ha affiancato la sede centrale di Roma. Gli artisti ospitati hanno avuto occasione di immergersi nell’atmosfera della città, conoscerne la storia, venire a contatto con le persone, i materiali caratteristici per poterli infine trasferire nel progetto finale site-specific. Di recente abbiamo avviato collaborazioni con gallerie straniere al fine di scambiare gli spazi per la durata di una mostra. Tali operazioni sono a nostro parere una forma nuova e validissima di promozione che in certe occasioni più rivelarsi un’alternativa alle fiere.
PROGETTI/ La galleria opera a supporto di progetti e pubblicazioni atti a promuovere nuovi modi di vedere e contestualizzare l’arte contemporanea. Quali prospettive future ha l’arte contemporanea in termini di fruizione e produzione?
I nuovi modi di vedere e contestualizzare l’arte contemporanea sono dettati da una realtà in continua evoluzione, in cui le distanze sono quasi azzerate e i tempi esponenzialmente accelerati. Vogliamo sfruttare i progressi della comunicazione, e tutte le possibili piattaforme, per presentare l’arte contemporanea in nuovi contesti e tentare in ogni modo di comunicare il più possibile i contenuti fondamentali in cui crediamo.
PROGETTI FUTURI / Quali mostre, collaborazioni o fiere avete in cantiere nel futuro prossimo?
La prossima mostra in programma ‘Natural man-made, Oyinbo, and moving beats’ è la prima personale in galleria del fotografo italiano Lorenzo Vitturi, che presenta per la prima volta una selezione di scatti tratti dal suo ultimo progetto realizzato durante la residenza in Lagos nel 2015. Seguiranno le mostre personali di Sonia Kacem e Martin Soto Climent e la partecipazione a Miart.