Marina Abramović a Firenze: una grande retrospettiva e performance dal vivo

Assistere a una performance di Marina Abramović dal vivo in Italia? Si può! Correte sul sito di Palazzo Strozzi ad acquistare i biglietti per la mostra “The Cleaner” in programma a settembre a Firenze.

via lyckans smedblogspotit

Pallino verde in bella mostra, accompagnato da un rassicurante “disponibile” in maiuscolo. La nube di mistero finalmente è svanita: sul sito di Palazzo Strozzi (Firenze) da pochissimi giorni è possibile acquistare il biglietto per vedere con i propri occhi la regina della performance art in azione. Marina Abramović in persona sarà ospite di uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani il 22 settembre 2018. Con inaugurazione ufficiale il 21 settembre, all’artista serba fra le più celebri e controverse personalità dell’arte contemporanea, sarà dedicata una maestosa retrospettiva che ripercorre tutta la sua carriera, parliamo di 100 opere dagli anni settanta a oggi, compresi una manciata di lavori meno noti che risalgono ai suoi esordi. Ma il fatto che fa venire la pelle d’oca a chi la segue da sempre, affascinato (con tutta probabilità a tratti anche turbato) da quelle performance che scuotono l’opinione pubblica fin dagli esordi, è un altro: Marina Abramović darà di nuovo vita ad alcune dei suoi lavori più celebri della sua carriera, le stesse che hanno rivoluzionato l’idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione.

“The Cleaner”, questo il titolo della mostra visitabile dal 21 settembre 2018 al 20 gennaio 2019 a Palazzo Strozzi, attraverso l’esecuzione dal vivo delle performance insieme a un gruppo di performer, video, fotografie, dipinti, oggetti e installazioni sarà organizzata sul modello di quella attualmente ospitata a Bonn (Germania). Le differenze riguarderanno, nello specifico, la location. “Il palazzo verrà nuovamente utilizzato come luogo espositivo unitario, permettendo a Marina Abramović di confrontarsi per la prima volta con un’architettura rinascimentale e in cui verrà sottolineato lo stretto rapporto che ha avuto e continua ad avere con l’Italia” si legge nel comunicato diramato dal museo fiorentino.

Mentre i biglietti svaniscono alla velocità della luce, bisognerà aspettare ancora qualche mese per vederla gironzolare fra le opere di una vita. “L’artista riserverà al pubblico qualche sorpresa” si è fatto scappare il direttore generale di Palazzo Strozzi in una recente intervista. Perciò, come al solito, aspettiamoci di tutto. Di amarla oppure di detestarla. Visceralmente, in entrambi i casi.

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