Al via la quarta edizione di DAMA, la fiera torinese dal sapore sempre più internazionale che da quest’anno cambia sede, spostandosi nelle prestigiose sale di due palazzi storici del centro cittadino.
Oggi è il grande giorno: la quarta edizione di DAMA apre al pubblico dal 30 Ottobre fino al 3 Novembre in due nuove sedi. Il percorso espositivo parte da Palazzo Coardi di Carpaneto situato in Via Maria Vittoria 26, all’angolo con Piazza Carlina, dove 11 gallerie internazionali, selezionate dal curatore Domenico de Chirico, entrano in dialogo con le sale barocche presentando 11 artisti emergenti.
Arcade, London-Brussels / John Finneran
Berthold Pott, Cologne / Jens Kothe
Cassina projects, Milan / Gert & Uwe Tobias
Franz Kaka, Toronto / Laurie Kang
Galerie Main, Melbourne / Damiano Bertoli
LETO, Warsaw / Radek Szlaga
Nir Altman, Munich / Roy Mordechay
Piktogram, Warsaw / Krystian Truth Czaplicki
Philipp Pflug, Frankfurt am Main / Tobias Donat
The Wall – Vitrine, London-Basel / Sam Porritt
Corte – Giorgio Galotti, Turin / Anders Holen
Ad esso si aggiunge la sede di Palazzo Birago di Borgaro in Via Carlo Alberto 16, a soli 3 minuti a piedi dalla sede principale, dove sarà ospitato l’intero Live Programme intitolato ‘Learning better’ e curato da Elise Lammer grazie alla partnership iniziata nel 2018 con la Camera di Commercio di Torino. Gli artisti invitati sono: Bekim Sébastien Krivaqa, Lonely Boys, Caroline Mesquita, Adrian Piper, Dorian Sari. L’intero programma con orari di apertura e delle performance è disponibile sul sito d-a-m-a.com
In vista dell’inaugurazione abbiamo scambiato due domande con la returning gallery Berthold Pott (Colonia) e la new entry GALERIE MAIN (Melbourne) per sondare le aspettative e le possibilità che la nuova edizione di DAMA offrirà alle gallerie partecipanti.
Da quanto tempo partecipi a DAMA e perchè hai deciso di rinnovare la tua adesione? Ho già partecipato due volte : nel 2017 e nel 2018. La fiera è migliorata anno dopo anno, e sono stato profondamente colpito dall’edizione 2018. Il pubblico è internazionale, i curatori sono bravi e i collezionisti, che vengono da tutta Europa, si soffermano per lungo tempo in ognuna delle stanze proprio perché la mostra presenta poche gallerie. Ogni contatto è stato quindi intenso e molto personale. Mi piace molto che sia completamente diversa dalle altre fiere per il numero ristretto di gallerie partecipanti, l’atmosfera rilassata, le esposizioni personali, curate e selettive, situate in un palazzo storico e con un’atmosfera molto intima.
Quale progetto presenterai in questa edizione? Presenterò una personale del giovane artista tedesco Jens Kothe. Il suo lavoro riguarda la sensualità, l’intimità e la sessualità del corpo umano. Lavora in diversi generi, e proporremo sculture in cemento e lattice, sculture a muro in legno, cuscini, silicone e tela. Presenteremo anche sue nuove fotografie. Durante il primo giorno di mostra, includeremo anche delle performance nella presentazione.
Tre buone ragioni per visitare la fiera? La fiera offre l’opportunità di avere contatti molto personali; è fortemente curata, situata in un edificio storico dove si possono scoprire nuove gallerie e artisti da tutto il mondo.
GALERIE MAIN, Melbourne
Perchè hai deciso di partecipare a DAMA? Siamo stati invitati da Domenico de Chirico a partecipare a DAMA, e la vediamo come una grande opportunità per estendere il nostro progetto all’Italia. Abbiamo istituito Galerie Main all’inizio di quest’anno a Melbourne, quindi siamo ancora piuttosto giovani, e DAMA è una fiera che si allinea molto con la visione del nostro progetto. Siamo attratti dalla sua vocazione internazionale, dal concetto parzialmente nomade e dalle opportunità di esporre l’arte in contesti più unici, in questo caso la cornice barocca di Palazzo Coardi di Carpeneto.
Quale progetto avete deciso di presentare? Abbiamo scelto di presentare l’artista Damiano Bertoli e il suo progetto Continuous Moment. L’opera di Bertoli esamina la storia dell’arte come un continuum, quindi ci è sembrato perfettamente adatto per essere esposto nella sede storica di Palazzo Coardi di Carpeneto. Il progetto Continuous Moment: Le désir……, è una rilettura episodica di Le désir attrapé par la queue (Desire caught by the tail) di Pablo Picasso, una commedia quasi mitica scritta da Picasso nell’inverno del 1941. Picasso non ha mai messo in scena una produzione dello spettacolo surrealista. Il progetto di Bertoli esamina la commedia di Picasso come un momento continuo e ricorrente, come un riverbero nel tempo. Per noi DAMA è la cornice perfetta per questo, perché è un luogo storico dove passato e presente possono incontrarsi e apparentemente sovrapporsi.
Tre buone ragioni per visitare la fiera? Il concetto curatoriale generale di DAMA è molto interessante, le gallerie hanno programmi originali, e le opere esposte sono sorprendenti!