SHAZAM, a Palermo una mostra sugli anni di piombo

Il festival #WALLOFSOUNDS, nell’edizione 2023-2024 con il tema “in-between”, presenta la mostra fotografica “SHAZAM! / I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA – Palermo 1983-1984” di Tonino Bono, curata da Gaetano La Rosa. L’evento si terrà presso l’Archivio Storico Comunale di Palermo dal 28 settembre al 19 ottobre. Dopo il successo della retrospettiva di Miron Zownir al Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia, La Rosa propone un nuovo viaggio nel passato, un tuffo nella Palermo degli anni Ottanta, tra luci e ombre.

La mostra raccoglie settantacinque fotografie realizzate da Tonino Bono nel biennio 1983-1984, periodo cruciale per la storia recente di Palermo, segnato dalla violenza della seconda guerra di mafia. Le opere, esposte in diversi formati, comprendono 24 fotografie di dimensioni 40×60 cm organizzate in otto trittici e 53 immagini più piccole di 24×30 cm. Il percorso espositivo documenta non solo l’attività giornalistica di Bono, collaboratore dell’agenzia “Laboratorio D’IF” di Franco Zecchin e Letizia Battaglia, ma anche la vivace scena creativa underground palermitana, di cui il fotoreporter era parte attiva.

La serie “Darkwave Generation Palermo 1983-1984” cattura l’essenza di un tempo sospeso. Nella Palermo della guerra di mafia, in una città dove si contavano almeno duecento morti l’anno, un gruppo di giovani — artisti, musicisti, fotoreporter — si ritrovava il martedì sera allo Shazam, un locale notturno che per una notte alla settimana diventava un rifugio, un luogo di resistenza culturale. “Ascoltavamo e ballavamo musica New Wave e Dark”, racconta Bono. Era un’isola di luce nel buio, un frammento di vita autentica in un mare di violenza.

La mostra si concentra su un biennio preciso, il 1983-1984, scelto non a caso: “Gli Anni di Piombo non erano ancora terminati e la mattanza della mafia siciliana si innestava su quella, quasi senza soluzione di continuità”, spiega La Rosa. Un periodo in cui Palermo era una città dilaniata, sospesa tra la violenza e il desiderio di normalità. “SHAZAM! / I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA” è un tentativo di restituire alla memoria collettiva un frammento di storia, di rivelare ciò che è stato dimenticato o trascurato.

All’interno della mostra troverà spazio anche la fanzine WOSF (WallOfSoundsFestival), stampata in offset e ispirata alla grafica de “L’Ora”, con contributi di Gaetano La Rosa e Piero Melati, ex giornalista del quotidiano. “Non è un’operazione vintage/glamour, è molto di più”, sottolinea La Rosa. È una presa di posizione, un atto di resistenza culturale. Shazam! è un dispositivo di restituzione della memoria, un modo per ripercorrere un pezzo di storia mai troppo raccontata. Se fosse un film, sarebbe un documentario crudo e autentico, fatto di voci e immagini che si intrecciano per raccontare la verità di un tempo lontano, ma ancora presente.

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