Lโarte contemporanea nigeriana puรฒ essere un interessante investimento alternativo.

Nel cuore di uno stato messo in ginocchio da terrorismo, povertร , malnutrizione ed inquinamento Oliver Enwonwu, artista e gallerista, promuove, racconta e vende arte contemporanea africana nel suo paese ed allโestero. Siamo a Lagos, in Nigeria.
Dallโasta dedicata da Sothebyโs il 16 maggio a Londra, alla mostra Art/Afrique della fondazione Louis Vuitton di Parigi visitabile fino al 28 agosto, lโarte contemporanea africana, dopo un passato singhiozzante, sembra davvero aver compiuto i primi passi allโinterno dei piรน importanti canali del mercato dellโarte internazionale.
Quando si parla di arte contemporanea africana si tocca inevitabilmente il concetto di emancipazione dagli stereotipi (anche artistici) tipici del colonialismo, della teorizzazione di una identitร africana e della sua valorizzazione attraverso le arti.
Uno dei grandi pionieri di questo passaggio รจ stato il pittore e scultore nigeriano Ben Enwonwu, che con la sua opera mostrรฒ al mondo intero un nuovo tipo di arte moderna africana, i cui ideali di rappresentazione e la cui identitร artistica si allontanavano sensibilmente dalla narrativa storico-artistica della pratica modernista europea.

Oliver Enwonwu, figlio di Ben, da oltre dieci anni ci sta mostrando, in qualitร di art dealer, la strada giusta per la valorizzazione degli artisti emergenti attivi in uno dei paesi piรน instabili dellโera moderna: la Nigeria.
Cresciuto in un clima artisticamente vibrante, รจ lui per primo a definirsi pittore (allโattivo collettive e personali negli Stati Uniti ed Inghilterra).
Ma parlarne esclusivamente come di un artista, nel caso di Oliver Enwonwu, pare decisamente riduttivo.
A curriculum troviamo una doppia laurea, Geofisica Applicata e Arti Visive, ed un Master in Storia dell’Arte, tutti conseguiti allโuniversitร di Lagos.
Ad oggi Enwonwu รจ amministratore delegato di Revilio, societร che promuove la cultura nigeriana allโestero.
Eโ presidente della Societร degli artisti nigeriani, fondatore e direttore esecutivo della Fondazione Ben Enwonwu e presidente dellโordine โAlleanza delle gallerie dโarte nigerianeโ. Perchรฉ in tutto questo Oliver Enwonwu รจ uno dei piรน promettenti galleristi africani in circolazione.

La sua galleria dโarte contemporanea โOmenka Galleryโ รจ oggi una della piรน interessanti del panorama artistico nigeriano. Fondata nel 2003, con sede allโinterno della Ben Enwonwu Foundation a Lagos, la galleria Omenka ed il suo patron hanno una missione chiara: dare voce allโarte contemporanea africana e nigeriana. In tutto il mondo.
La strategia adottata da Enwonwu รจ esemplificativa della buona gestione di una galleria dโarte. Oltre a presentare ogni anno un palinsesto vario ed interessante di artisti africani consolidati ed emergenti (la scuderia della Omenka Gallery spazia da artisti storicizzati come il fotografo Okhai Ojeikere a giovani promesse quali le pittrici Ndidi Emefiele e Nengi Omuku), la galleria partecipa costantemente a fiere internazionali (spicca la presenza a The Armory Show di New York nel 2016) ed organizza dibattiti, seminari e workshop, nonchรฉ scambi interculturali tra istituzioni ed artisti provenienti da tutto il mondo.
Tra le tante ricordiamo โCrosscurrentsโ, la mostra interculturale tenutasi nel 2011 presso il Civic Center di Victoria Island, a Lagos, che vedeva esporre una ventina di artisti, metร nigeriani e metร italiani, in una collettiva di accentramento di due culture tanto distanti, curata proprio da Oliver Enwonwu.
Grazie alla grande passione per lโarte trasmessagli dal padre, agli studi ed alla preparazione universitaria, alla ย totale dedizione per la propria professione, Oliver Enwonwu รจ oggi senza dubbio uno dei personaggi piรน influenti del panorama dellโarte contemporanea nigeriana.
La crescita ed il successo della Omenka Gallery e dei suoi artisti ci confermano una regola fondamentale e non necessariamente scontata: lโinternazionalizzazione, in materia di arte contemporanea e di promozione artistica deve essere lโobiettivo primario di ogni gallerista, necessariamente. Importante tenerlo a mente anche in quanto collezionisti: investire su artisti provenienti da paesi fino ad oggi marginali sul mercato dellโarte, ma promossi da galleristi determinati a farsi conoscere al di fuori dei confini nazionali potrebbe essere una gran bella idea.