L’artista, vincitrice della 3° edizione del Mario Merz Prize presenta il suo progetto site-specific
Alla Fondazione Merz è visitabile fino al 22 maggio 2022, la prima personale in Italia dell’artista francese Bertille Bak.
L’inedito progetto espositivo site-specific, curato da Caroline Bourgeois, curatrice alla Collezione Pinault di Parigi, prende il titolo dall’opera principale, la video installazione Mineur Mineur (Minatore minorenne) e inoltre sono presentate altre 4 opere, che fanno da controcanto a quella principale, alternando video e installazioni.
Per il progetto Mineur Mineur l’artista, prende spunto dalla propria storia personale per raccontare il tema del lavoro minorile che ancora oggi priva dell’infanzia, della dignità e della salute circa 152 milioni di bambini nel mondo.
Lo spazio della Fondazione Merz e la sua infinita verticalità hanno ispirato l’artista, che ha scelto di contrapporre, a questa altezza monumentale, la profondità abissale della terra. Tutto l’allestimento, gioca infatti sul continuo straniamento causato da un doppio registro di lettura delle opere: una apparente regressione giocosa a cui viene condotto lo spettatore, dove però candore e efferatezza vanno a coesistere continuamente.
Si tratta ancora una volta, per l’artista, di affermare questa propensione per il linguaggio della favola, che accomuna tutti i suoi progetti, per il ricorso all’artificio, dove tra le righe si legge di una realtà di destini tragici, di una verità contemporanea, di un racconto sociale, che diventa una sorta di archivio della memoria, che intreccia la vita delle persone incontrate con la produzione di una nuova immaginazione comune
Cover Photo Credits: Courtesy La Fondation des artistes, French
Institute, La Criée_art contemporary center of
Rennes, and Bertille Bak.