La popolare e visionaria musicista islandese Björk ha colpito nuovamente portando l’arte e la tecnologia ad un nuovo livello di combinazione. Questa volta Björk ha collaborato con Aleph Molinari per creare una spettacolare installazione sonora basata su A.I per il Centre Pompidou a Parigi. L’installazione, appositamente progettata per il Centre Pompidou, un celebre centro d’arte moderna e contemporanea, offre ai visitatori una potente ed emozionante esperienza nella quale il mondo naturale e quello tecnologico si incontrano.
Intitolata “Nature Manifesto”, l’opera comprende suoni che imitano quelli di animali estinti e in via di estinzione, generati attraverso l’uso di sofisticate tecniche di intelligenza artificiale. Questi suoni unici e struggenti vengono riprodotti in continuazione mentre i visitatori salgono le scale mobili esterne del museo, creando un ambiente sonoro coinvolgente e vibrante, ma al tempo stesso disorientante e inquietante.
L’intento dell’opera di Björk e Aleph Molinari è di sensibilizzare il pubblico sulla crisi ambientale attuale e sulla necessità di un cambiamento di prospettiva. La musica, composta e scritta dalla stessa Björk con la collaborazione di Aleph per le parole e il concept originale, mette in luce le problematiche legate al clima e la capacità intrinseca del mondo naturale di adattarsi e trovare nuove soluzioni. “È un’emergenza, l’apocalisse è già avvenuta”, ha condiviso Björk tramite i suoi account sui social media. “La biologia si riorganizzerà in modi nuovi… la rete della vita si svilupperà in un mondo di nuove soluzioni”.
Le voci degli animali, riprodotte accuratamente grazie alla collaborazione con IRCAM, l’istituto francese del suono, si fondono con la voce di Björk creando paesaggi sonori naturali che si distendono nell’ambiente attorno al visitatore. “Volevamo condividere la loro presenza in un’architettura che rappresenta l’era industriale, lontana dalla natura”, ha scritto Björk in un comunicato annunciando il progetto. “Volevamo ricordare ai cittadini la vitalità grezza delle creature in pericolo. Anche se viaggiate inquieta tra i piani mentre ascoltate questo pezzo sonoro, il tono delle voci degli animali crea idealmente un ponte sonoro verso gli ascoltatori”.
L’installazione sonora fa parte del forum di quattro giorni “Biodiversity: What Culture for What Future?” che il Centre Pompidou ospiterà dal 20 al 24 novembre. L’evento vedrà il museo collaborare con l’Office Français de la Biodiversité per affrontare le minacce climatiche che affronta la terra attraverso una serie di discussioni, installazioni e performance panel.
Le opere di Björk sono sempre state intrise di un profondo rispetto per l’ambiente, utilizzando la sua posizione di influenza per mettere in risalto le cause ambientali. Con “Nature Manifesto”, Björk continua a spingere la conversazione sulla sostenibilità amplificando le voci degli animali estinti attraverso la musica e la tecnologia.
Un aspetto davvero prezioso dell’installazione è che incorpora diretta nella sua struttura una bellissima lezione di consapevolezza ambientale. Björk e tutto il suo team hanno cercato di creare un’esperienza unica attraverso l’installazione A.I, combinando arte e tecnologia per promuovere un messaggio ecologico fondamentale. Un progetto che sottolinea ancora di più come le innovazioni tecnologiche possano, e debbano, essere impiegate per un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
In un mondo sempre più digitalizzato, segnato da un’estrema antropizzazione e da repentini cambiamenti climatici, artisti come Björk ci ricordano quanto sia fondamentale rimanere in contatto con la natura e quanto sia urgente agire per proteggere le specie in via di estinzione. E se la musica è un linguaggio universale, le voci degli animali estinti che risuonano nel Centre Pompidou sono un monito universale che non possiamo ignorare.