“Capolavori di Magritte e Ruscha alimentano una notte da 486 milioni di dollari da Christie’s”

Pare un comune martedì sera, ma non lo è sarebbe per Christie’s, la prestigiosa casa d’aste internazionale. La notte del 19 Novembre 2024 segna il ritorno in auge del mercato dell’arte, con un incasso record di ben 486 milioni di dollari. Protagonisti di questa straordinaria aste sono i capolavori di due grandi maestri del 20° secolo, René Magritte ed Ed Ruscha.

Il mercato dell’arte, come molti altri settori, ha subito una netta battuta d’arresto negli ultimi due anni, frutto di una crisi globale senza precedenti. Christie’s, con questa strategia mirata su capolavori di inestimabile valore, ha deciso di puntare in alto, e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Una mano decisiva proviene da due straordinari dipinti, che da soli rappresentano quasi la metà dell’incasso totale della serata: 189,5 milioni di dollari.

Un silenzio quasi irreale pervade la James Christie salesroom nel Rockefeller Center di New York, dove avviene la battaglia. A scandire i momenti di tensione, solo il martello dell’asta, che stabilisce il destino dei capolavori. Alla fine, la platea esplode in un fragoroso applauso, suggellando il successo dell’evento.

Il primo a fare la differenza è René Magritte, con il suo “L’empire des Lumières” del 1954. La sua opera, dopo un serrato duello all’ultimo rilancio, viene aggiudicata per la cifra di 121,2 milioni di dollari, superando ampiamente la stima iniziale di 95 milioni. Con un solo colpo di martello, Magritte stabilisce il nuovo record per un’opera surrealistica venduta all’asta.

Segue poco più tardi Ed Ruscha con il suo “Standard Station, Ten-Cent Western Being Torn in Half” del 1964, venduto per 68,3 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per l’artista di origini oklahomensi, ma da sempre legato alla scena artistica di Los Angeles.

L’impatto di questi incredibili risultati sul mercato dell’arte è tangibile. Il messaggio è chiaro: nonostante le difficoltà economiche, il settore non ha ancora perso il suo fascino. Anzi, sembra essere tornato in auge con maggiore forza, almeno per quanto riguarda le opere considerate di primissima qualità. Un rinnovato ottimismo pervade gli ambienti dell’arte, che vedono in questo risultato la possibilità di una rinascita dopo un periodo di stallo.

Questi exploit, tuttavia, non devono farci dimenticare che il mercato, nonostante tutto, rimane selettivo e sensibile ai prezzi. Come dice Neil Meltzer, consulente d’arte: “Le migliori opere d’arte restano molto desiderabili, mentre il mercato intermedio resta una sfida. Tutto dipende da quello che viene messo in vendita.”

In conclusione, l’eccezionale risultato di Christie’s rappresenta un nuovo punto di partenza per il mondo dell’arte. Un’occasione per rimettere in gioco il mercato e offrire nuove opportunità a artisti, collezionisti e appassionati. Per ora, nelle sale d’asta di Christie’s, l’arte sembra aver ritrovato la sua brillantezza. E noi non possiamo che restare in attesa di vedere come questo nuovo entusiasmo si svilupperà nei prossimi mesi.

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