A Napoli il design si mette in movimento: la settima edizione di EDIT trasforma la città in un laboratorio diffuso tra arte, architettura e futuro

Napoli torna a essere capitale del design con la settima edizione di EDIT Napoli, in programma dal 10 al 12 ottobre 2025 (press preview il 9 ottobre). La fiera, nata per valorizzare il design editoriale e d’autore, si conferma una delle piattaforme più vitali e in evoluzione del panorama internazionale, capace di coniugare ricerca, produzione e sperimentazione con la dimensione urbana e culturale della città. L’edizione 2025 segna un punto di svolta nel percorso di crescita del progetto: la manifestazione si espande e si diffonde nei luoghi simbolo di Napoli, trasformando il suo territorio in un tessuto vivo di dialoghi tra arte, architettura e paesaggio.

Il cuore pulsante della fiera è La Santissima, nuovo quartier generale e spazio espositivo principale, luogo di grande suggestione storica che un tempo ospitava uno dei monasteri più vasti d’Europa. Le sue volte affrescate e il fascino stratificato diventano oggi scenario di una riflessione condivisa sul design come linguaggio contemporaneo e collettivo. Ma EDIT Napoli non si ferma qui: per la prima volta, la fiera si estende ai Musei Nazionali del Vomero — Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e Villa Floridiana — che ospiteranno i progetti CULT, il programma di installazioni e mostre speciali. Il movimento è il filo conduttore dell’intera edizione: un invito a guardare la città da nuove prospettive, attraversandola con la lente del design, e a riscoprire il suo patrimonio come materia viva di sperimentazione.

Negli spazi de La Santissima, tra il Main e il Seminario — sezione dedicata ai designer under 30 e ai progetti nati da meno di tre anni — convivono studi indipendenti, brand emergenti, aziende manifatturiere e artigiani contemporanei. Gli allestimenti, firmati dal duo Lemonot (Sabrina Morreale e Lorenzo Perri), creano un percorso immersivo in cui leggerezza e materia dialogano attraverso elementi sospesi, tessuti, pietra lavica e metallo. All’ingresso, una struttura monumentale in acciaio e tessuto introduce il visitatore in un ambiente che rimanda al porto e al mare, evocando la dimensione fluida della città e la sua vocazione al viaggio. A terra, sedute e lampade di Milani e superfici in pietra lavica di Ranieri completano l’esperienza visiva e tattile, mentre i tessuti Thalassa di Teresa Carnuccio, realizzati in cianotipia, ondeggiano come vele e panneggi, suggerendo il ritmo del movimento e della luce.

EDIT Napoli si distingue da sempre per la pluralità dei linguaggi e la capacità di mettere in relazione la dimensione autoriale con quella produttiva. Anche quest’anno, accanto ai nomi consolidati della scena indipendente, troveranno spazio nuove realtà internazionali e i vincitori dell’edizione precedente, come Atelier Nuanda e Bianco67 con Parasite, oltre a un’ampia partecipazione di designer spagnoli, grazie al bando España Diseño Mediterráneo promosso in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Napoli.

Il premio per il miglior progetto inedito sarà assegnato da una giuria internazionale di grande rilievo, composta da Alvaro Catalán de Ocón, Claire Laurent, Alessandro Valenti ed Ermanno Zanini. Il riconoscimento, da sempre tra i più attesi della fiera, offre ai vincitori l’opportunità di tornare a esporre gratuitamente l’anno successivo e di entrare a far parte della rete di relazioni e collaborazioni che EDIT costruisce di edizione in edizione. La selezione premierà i progetti che meglio incarnano i valori del design intelligente, capace di unire innovazione, sostenibilità e rispetto per il patrimonio culturale.

Prosegue inoltre la collaborazione con LABÒ Cultural Project, che per il 2025 ha scelto un progetto simbolico di connessione tra Genova e Napoli, un “ponte ideale tra due porti” firmato da Massimiliano Dalle Sasse con il brand DLA DESIGN LAB. I vincitori di EDIT Napoli avranno la possibilità di esporre durante la Milano Design Week 2026 all’interno di LABÒ, confermando il ruolo della fiera come piattaforma di crescita e visibilità internazionale.

Tra i progetti selezionati spicca anche Shellf Life di Felicia Neuhof, presentato in collaborazione con DesignWanted: un lavoro che trasforma i gusci scartati di ostriche, cozze e vongole in materiali sostenibili per l’edilizia, dimostrando come il design possa essere strumento di innovazione ambientale e circolare.

Nelle parole della fondatrice e direttrice Emilia Petruccelli, la settima edizione di EDIT Napoli “consolida un percorso strategico che unisce territorio, comunità e progetto”. Il design diventa così atto civile e visione condivisa, una forma di racconto che attraversa i luoghi e li trasforma in esperienze collettive. Napoli, con la sua storia e le sue contraddizioni, si conferma il laboratorio ideale per un design che non si limita a oggetti e funzioni, ma si fa narrazione, incontro e movimento.

In questo equilibrio tra tradizione e sperimentazione, EDIT Napoli 2025 rinnova la sua identità di fiera indipendente e dinamica, capace di costruire ponti tra passato e futuro, tra la città e il mondo, tra il gesto artigianale e l’immaginazione del progetto.

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