Agli Eroici Furori di Milano 49 artisti rivisitano il concetto di mappa

Inaugura il 3 giugno alle 18 presso gli Eroici Furori di Milano la mostra “MAPPE” e sarà visibile fino all’8 giugno .

Fin dal 1980, questo spazio espositivo si è affermato come fondamentale nella cultura milanese, originariamente destinato al restauro dei beni culturali della città. Oggi, si trasforma in un vivace crogiolo di espressioni artistiche moderne.

L’esibizione è frutto della collaborazione tra l’Associazione Nazionale di Belle Arti d’Italia e la Isolart Gallery, con la curatela di Yuanqi Cao, Rossella Tesi e Xue Rui. Tale evento rappresenta un’occasione per comprendere il lavoro svolto da quarantanove artisti di nazionalità diverse al fine di rivisitare il concetto di “mappa” grazie a variegate forme artistiche: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video.

Questo non è un semplice esercizio di rappresentazione geografica, ma un’estensione simbolica e metafisica che connette l’essere umano con la complessità delle sue coordinate temporali e spaziali. Gli artisti, provenienti da paesi quali Italia, Cina, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, s’impegnano a sfidare e reinterpretare le tradizionali concezioni di mappa per esaminare come esse modellino ed influenzino la percezione della realtà sociale, culturale e psicologica.

I lavori esposti aspirano a porci il problema di come interagiamo con il mondo esterno. Una delle promesse della mostra è quella di stimolare i visitatori a riflettere non solo sulla geografia fisica, ma anche su quella interiore, sollecitando una più profonda comprensione di come noi, come individui e come collettività, costruiamo i nostri piccoli mondi.

“MAPPE” offre una ricca opportunità per vivere un viaggio nell’arte contemporanea, dai contorni non solo visibili, ma anche intimamente percettivi. La mostra promette di essere un ponte narrativo tra l’esterno ed il mondo interiore di ognuno, stimolando un dialogo incessante tra l’individuo e la complessità del tessuto ambientale e culturale in cui si trova. In un’epoca di profonde trasformazioni, prendere parte a questo viaggio significa immergersi in una scoperta e in una rivelazione continua.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Al Museum Rietberg di Zurigo, una mostra ricostruisce la Mongolia come centro vitale dell’Eurasia. Parola al co-curatore Johannes Beltz

La mostra Mongolia. Un viaggio attraverso il tempo, al Museum Rietberg di Zurigo (24 ottobre 2025 – 22 febbraio 2026), capovolge questo cliché, raccontando un paese di città antiche, commerci globali e arte contemporanea, riportando alla luce un paese sorprendentemente urbano e connesso, lontano dall’immagine di terre nomadi e isolate.

Artuu Newsletter

Scelti per te

I Tesori dei Faraoni. Quando il mito dell’Egitto torna a Roma come un racconto di potere e immortalità

Alle Scuderie del Quirinale, il tempo sembra piegarsi. Le luci calde che filtrano sulle vetrine, i profili d’oro e le ombre allungate sulle pareti non evocano solo l’antico Egitto, ma la vertigine di una civiltà che aveva fatto dell’eternità un progetto politico.

The Quantum Effect a Venezia: fra fisica e arte contemporanea un milione di mondi possibili

“The Quantum Effect”, curata da Daniel Birnbaum e Jaqui Davies e visitabile fino al 23 novembre, esplora attraverso opere e installazioni i paradossi spaziali e temporali introdotti dalla teoria quantistica, fra cui l’esistenza di universi paralleli, i viaggi nel tempo, il teletrasporto, la “supersimmetria” e la materia oscura

L’anima tremolante di Chiharu Shiota al MAO di Torino

Visitando la mostra monografica Chiharu Shiota: The Soul Trembles al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, si viene accolti da Inside-Outside (2008-2025), un’installazione composta da vecchie finestre di legno che l’artista racconta di aver a lungo osservato a Berlino.

Seguici su Instagram ogni giorno