Benedetta Casagrande alla Triennale Milano: la fotografia come spazio di relazione tra specie

Benedetta Casagrande porta alla Triennale Milano All things laid dormant, un’indagine fotografica sulla relazione tra umano e non-umano nel contesto di una crisi ecologica senza precedenti. Vincitore dell’undicesima edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri, il progetto si inserisce nel programma del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia e arriva in Triennale grazie alla collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia e l’istituzione milanese. Curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, la mostra sarà visitabile dal 31 gennaio al 3 marzo 2025.

Attraverso la fotografia, Casagrande esplora il modo in cui ci rapportiamo agli altri animali e le possibilità di costruire nuove forme di intimità e parentela tra specie. L’opera si sviluppa come un dialogo, mediato dall’ambiguità stessa del mezzo fotografico, che da un lato permette il contatto, dall’altro lo filtra e lo condiziona. All things laid dormant è un lavoro che intreccia amore e lutto, appartenenza e perdita, e che riflette il desiderio di riscoprire un senso di solidarietà nell’attuale fragilità del mondo naturale.

Nata a Milano nel 1993, Benedetta Casagrande opera tra fotografia, scrittura e curatela, adottando una prospettiva di slow research, approccio che affonda le radici nella decelerazione e nell’ascolto come pratiche di conoscenza. La sua ricerca si muove tra prossimità e distanza, presenza e assenza, rivelando la fotografia come uno strumento che non solo documenta, ma si fa esso stesso parte dell’ecosistema che osserva. L’artista affronta anche la materialità del mezzo fotografico, interrogandosi sulle sue implicazioni ecologiche e sul suo ruolo nei processi di trasformazione ambientale.

La vittoria del Premio Luigi Ghirri 2024 sottolinea il valore del lavoro di Casagrande, riconosciuto per l’uso consapevole del linguaggio fotografico e per la capacità di svelare connessioni invisibili con i microcosmi che ci circondano. La giuria – composta da Giovanna Calvenzi, Alessandro Dandini de Sylva, Paola De Pietri, Adele Ghirri e Luce Lebart – ha premiato il progetto per la sua coerenza e profondità, elementi che si traducono in un’indagine poetica sulla natura dell’immagine e della relazione con il vivente.

Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri, promosso dal Comune di Reggio Emilia e sostenuto da Triennale Milano dal 2022, è un’iniziativa che valorizza i talenti emergenti della fotografia italiana. A partire dalla decima edizione, si avvale della collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e di una rete internazionale che comprende Fotodok (Utrecht), Fotofestiwal Łódz (Polonia) e Photoworks (Brighton). Il format prevede una open call gratuita per artisti under 35, con un focus sulla ricerca artistica come elemento centrale del linguaggio fotografico. L’edizione 2024 è stata resa possibile grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna e al sostegno di Reire srl e del Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia.

Prima di approdare in Triennale, il lavoro di Casagrande è stato esposto ad aprile 2024 nella mostra Contaminazioni a Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, all’interno dell’undicesima edizione di Giovane Fotografia Italiana. Il suo percorso espositivo e il riconoscimento ottenuto confermano l’urgenza e la rilevanza del suo sguardo artistico in un momento storico in cui la riflessione sul rapporto tra uomo e natura si fa sempre più necessaria.

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