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Infuriano ancora le polemiche sul “Il tempo del Futurismo”. Parla Roberto Bilotti: “Ecco perché ho ritirato Forme Uniche” di Boccioni

La mostra “Il tempo del futurismo”, apertasi il 2 dicembre alla Gnamc di Roma a cura di Gabriele Simongini, sta avendo un grande afflusso di pubblico, prevedibile vista la vastità e ampiezza dell’esposizione: 350 opere esposte (ma si arriva a contarne oltre 500 se...

Tutte le vagine meritano di stare in un museo, e io vi dico dove si trova

Fondato nel 2017 e cresciuto da pop-up itineranti al suo spazio permanente, il museo non è solo un archivio di anatomia ginecologica, ma una dichiarazione d'intenti: spostare il discorso dal vergognarsi del proprio corpo a celebrarlo con orgoglio

“vün in dü” Uno in Due: l’aperitivo milanese in versione artistica

Dal 15 gennaio al 17 dicembre 2025, un mercoledì al mese alle 18.30, Via Stampa ospita Uno in Due, un ciclo di incontri ideato dagli artisti Marco Bongiorni ed Ettore Favini, supportati da Marco Guzzetti “l’oste”, per celebrare la tradizione milanese della condivisione, reinterpretandola in chiave culturale.

Denis Curti “Toscani aveva un fiuto insuperabile per la qualità delle immagini”

Dopo le parole di Francesca Malgara, che lo ha studiato nei suoi anni di formazione a Londra, e Maurizio Galimberti, che ne ha sottolineato la genialità e il carisma, è il turno di Denis Curti, critico e curatore di fotografia, che condivide il suo personale ricordo di Toscani.

SalvArti: a Milano una mostra sui Capolavori ritrovati, l’arte contro la criminalità organizzata

SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche, a Palazzo Reale di Milano. Oltre 80 opere d’arte confiscate alla criminalità, una straordinaria collezione che spazia dal metafisico al surrealismo, passando per il pop e il contemporaneo.

Tapies, a Barcellona tutta la “pratica dell’arte” dello scultore catalano

In particolare, fino al 12 gennaio ha luogo la retrospettiva ‘Antoni Tapies. La Pràctica dell’Art’, incentrata sulle percezioni dell’artista tramite la sperimentazione di diversi media e la conseguente creazione di numerose opere, realizzate nell’intero arco della sua carriera.

2024, quali sono state le “tendenze curatoriali” e le previsioni per il 2025

Se quindi nel 2024 l’arte contemporanea si è mossa su più fronti: dalla riflessione sulla tecnologia all’esplorazione della sostenibilità ecologica, dal rafforzamento della comunità alla critica sociale, nel 2025 le curatele si faranno sempre più inclusive, interattive e impegnate politicamente

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