Courmayeur Design Week-end 2025: il design come strumento di trasformazione e dialogo con il territorio

Il Courmayeur Design Week-end, giunto alla sua quinta edizione, torna dal 6 al 9 febbraio 2025, portando l’innovazione del design ai piedi del Monte Bianco. Questa manifestazione intende celebrare l’eccellenza progettuale, riflettendo sul ruolo del design come strumento per affrontare le sfide contemporanee. Con il tema “direzioni impreviste”, il programma esplora l’idea del cambiamento come motore di crescita, con una particolare attenzione alla sostenibilità, all’identità locale e al dialogo tra tradizione e innovazione.

Tra gli appuntamenti centrali, spicca il Talk on Top, ospitato nella suggestiva cornice di Skyway Monte Bianco, che vedrà protagonista Alberto Meda, figura iconica del design industriale e vincitore di ben sei Compassi d’Oro. Accanto a lui interverranno altre voci autorevoli come Giulio Cappellini e Mario Trimarchi, che approfondiranno il tema della resilienza e dell’imprevedibilità attraverso il prisma del design contemporaneo. Il Talk on Top non è solo un momento di confronto professionale, ma un’occasione per vivere un’esperienza immersiva, in cui il paesaggio alpino diventa parte integrante della riflessione.

ph Giacomo Buzio Abitiamo Alla Marinara

Le installazioni proposte in questa edizione si distinguono per la loro capacità di unire concettualità e praticità, lasciando tracce tangibili sul territorio. Una delle più attese è quella curata da Michele Rossi (PARK Associati) e Gino Garbellini (PIUARCH), che trasformerà la piazza Abbé Henry in uno spazio ludico e riflessivo, utilizzando slitte decorate da archistar come simboli di movimento e trasformazione. Questi oggetti, destinati a un’asta benefica, rappresentano un esempio concreto di come il design possa coniugare creatività e responsabilità sociale.

La piccola e centralissima Chiesa Valdese sarà protagonista di un intervento firmato da Mario Trimarchi e Cristian Catania (Lombardini22), che creeranno un’installazione capace di esplorare i temi della percezione sensoriale e della relazione tra corpo e spazio. Questo progetto mira anche a migliorare l’infrastruttura esistente, con un restyling funzionale che renderà lo spazio più flessibile e adatto alle esigenze della comunità.

Un’altra installazione significativa sarà quella ideata da Nicholas Bewick (aMDL Circle), che porterà nelle vie del centro la mostra collettiva “Dis Quois”, un gioco interattivo che utilizza segnaletica artistica per stimolare la creatività e il dialogo tra i progettisti. Parallelamente, la boule de neige XXL di Matteo Ragni, collocata in piazza Brocherel, sarà un punto d’incontro e un set fotografico per gli appassionati di design.

L’attenzione del Courmayeur Design Week-end per la sostenibilità è evidente non solo nella scelta dei materiali, ma anche nella volontà di lasciare un’impronta positiva sul territorio. L’intervento dello studio Carlo Ratti Associati nella scorsa edizione, che ha trasformato un antico lavatoio in uno spazio di socializzazione, è un esempio concreto di questa filosofia. Per il 2025, il tema della sostenibilità sarà ulteriormente approfondito attraverso l’uso di materiali naturali come ghiaccio e neve, raccolti durante i mesi invernali in collaborazione con il Comune.

Tra le iniziative più affascinanti, la mostra “Il mio Monte Bianco”, dedicata al designer e grafico Giancarlo Iliprandi, celebrerà il centenario della sua nascita con una raccolta di opere che raccontano il paesaggio alpino come fonte di ispirazione. L’esposizione sarà ospitata nella biblioteca di Courmayeur, che per la prima volta apre le sue porte al Design Week-end, grazie all’intraprendenza della responsabile Simonetta Bellin.

L’edizione 2025 conferma la capacità del Courmayeur Design Week-end di combinare momenti di alta professionalità con occasioni di aggregazione informale. La storica gara di slalom gigante skiCAD, che unisce architetti e designer in una competizione sportiva, rappresenta perfettamente questo spirito. I trofei di quest’anno, firmati da Massimo Roj (Progetto CMR), saranno un omaggio all’ingegno e alla creatività.

Tra gli eventi più attesi, la serata “ostriche&champagne” al CourmaBeach, allestito sui campi da tennis innevati, offrirà un’occasione unica per socializzare e scoprire i brand protagonisti della manifestazione. La giornata si concluderà con una sessione esclusiva al Kartell Bistrò, dove gli ospiti potranno assistere a uno spettacolare tramonto sul Monte Bianco prima di ascoltare lo speech di Alberto Meda.

L’ultimo giorno dell’evento sarà dedicato a una conferenza che esplora i futuri scenari del design, spaziando tra intelligenza artificiale, realtà aumentata e sostenibilità. Questo momento di riflessione collettiva coinvolgerà il pubblico in una discussione che unisce filosofia e progettazione, disegnando nuove prospettive per il ruolo del design nella società contemporanea.

Il successo crescente del Courmayeur Design Week-end dimostra come il connubio tra design e territorio possa generare un valore culturale ed economico duraturo. Le installazioni, spesso lasciate come eredità per la comunità, e l’attenzione alla sostenibilità rendono l’evento un modello virtuoso di progettazione integrata. Come sottolinea il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, la manifestazione non solo promuove il design a livello internazionale, ma contribuisce anche a valorizzare il tessuto sociale e urbano della località.

Il Courmayeur Design Week-end si conferma un laboratorio di idee, capace di coniugare tradizione e innovazione, locale e globale. Grazie al coinvolgimento di architetti, designer e aziende leader del settore, l’evento offre un’occasione unica per riflettere sul ruolo del design come motore di cambiamento, dimostrando come anche nelle “direzioni impreviste” ci sia spazio per la creatività e la bellezza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

La Musa surreale, Alessandra Redaelli racconta Gala Dalì in prima persona nel suo nuovo libro

Nel libro La musa surreale, Alessandra Redaelli ripercorre, attraverso la voce della stessa protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, non solo come compagna del celebre pittore, ma come una figura indipendente, capace di determinare il proprio destino.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Guarene, alla Sandretto 12 artisti riflettono sul concetto di ruralità

Questa è l’opera che ha introdotto l'omonima collettiva in mostra negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene, in cui 12 artist* si sono chiesti come poter raffigurare le implicazioni contemporanee degli ecosistemi agricoli.

Seguici su Instagram ogni giorno