Didatticarte: Il volto inclusivo del collezionismo didattico

Dopo quasi quindici anni dalla creazione del sito Didatticarte.it, Emanuela Pulvirenti continua ad essere attivissima nell’ambito della didattica della storia dell’arte, dedicandosi infaticabilmente alla divulgazione di contenuti specialistici attraverso i diversi canali social.

I materiali didattici raccolti, che spaziano dalle immagini ai quiz, dai video corsi ai film biografici sugli artisti, etc., e che in origine erano stati pensati unicamente per delle lezioni di storia dell’arte e disegno rivolte agli alunni del liceo, grazie al blog, al canale Whatsapp, ai profili Facebook e Instagram, hanno oltrepassato i confini della semplice lezione scolastica, permettendo ad un pubblico sempre più ampio di accedere quotidianamente ad immagini, approfondimenti e articoli proposti.

L’idea di collezionare “virtualmente” le opere d’arte e le varie possibilità di approfondimento è nata in modo spontaneo, da una raccolta inizialmente istintiva e disordinata, divenuta col tempo sempre più consapevole e sistematica. Ancora oggi, essa è animata dal desiderio di trattenere, di non lasciare sfuggire ciò che ha colpito l’attenzione per l’amore verso la conoscenza e la bellezza.

Nelle raccolte tematiche, in particolare, la voglia di condividere ha poi trasformato queste collezioni in qualcosa di più: ogni immagine, selezionata con cura, assume un senso particolare nel momento in cui viene inserita in un contesto tematico significativo, dove – schedata per data, tecnica, provenienza – viene confrontata con altre simili.

È proprio in questo passaggio che la proposta di Didatticarte si è fatta, forse inconsapevolmente, anche “inclusiva”: la scelta di temi come stagioni, animali, oggetti, frutta, luoghi, monumenti ecc., consente ancora oggi di esplorare una sequenza di opere, ognuna valida per la propria unicità. In ciascuna di esse, il soggetto scelto è da interpretare come specchio dell’identità dell’artista, dei suoi gusti, della sua visione del mondo, di ciò che lo rende differente dagli altri – e per questo prezioso.

Ogni raccolta tematica in cui le opere d’arte sono state per lo più classificate e proposte in base al soggetto, valorizza proprio le differenze di visione tra un artista e l’altro, facendo di questa varietà la vera ricchezza della collezione stessa. Così, ciascuna raccolta diventa un piccolo universo, una narrazione personale in cui quantità e qualità si intrecciano per dare senso a ogni singola variante, che assume un valore speciale per chi sa e vuole coglierlo. 

In questo modo, la forma di collezionismo proposta si trasforma in una forma anche di espressione: un veicolo di valori fondamentali per la costruzione della partecipazione e della memoria. 

Le opere, scelte per il particolare dettaglio che ne consente l’inserimento in una specifica raccolta, generano quella meraviglia che nasce di fronte alla molteplicità del reale. Il blog, il canale wa, con questo lavoro meticoloso di ricerca e condivisione, ne sono custodi e ci rendono partecipi di questo stupore. 

Inconsapevolmente, si entra in contatto con epoche, mode, eventi storici e trasformazioni sociali, generando relazioni e collegamenti che diventano strumenti preziosi per comprendere il passato e costruire un ponte con il presente.

Il desiderio umano di dare un ordine al mondo si trasforma così nel tentativo di custodirne dei frammenti, delle tracce a cui attribuire un significato che va oltre l’immagine rappresentata. Al di là quindi di qualsiasi indicazione e ragionamento prettamente artistico, Didatticarte si configura come uno strumento didattico capace di condurci verso un livello di profondità che supera qualsiasi ragionamento esclusivamente critico-pittorico, storico o stilistico. Ci spinge, in modo quasi ingenuo, a chiederci cosa accomuna le opere e cosa invece le rende uniche, allenandoci ad apprezzare le differenze e ad aprirci alle mille possibilità del reale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu Newsletter

Scelti per te

Abitare il mondo: Jeff Wall e i fotografi della Biennale FOTO/INDUSTRIA indagano la casa come spazio dell’esistenza

La Fondazione MAST di Bologna inaugura la mostra monografica Living, Working, Surviving (7 novembre 2025-8 marzo 2026) del fotografo canadese Jeff Wall, parte integrante della Biennale di Fotografia e Industria del Lavoro (7 novembre-14 dicembre) giunta quest’anno alla settima edizione.

Insieme ancora una volta: Lia Drei e Francesco Guerrieri in mostra a Cagliari

L’occasione è la mostra Lia Drei e Francesco Guerrieri: punti di vista tra percezione e figura, organizzata da Agorà Sardegna e CoopCulture con la collaborazione del Comune di Cagliari e il contributo della Fondazione di Sardegna e curata dalla storica dell’arte e assessora Maria Dolores Picciau, che la concepisce come «una porta sul futuro della percezione».

Electric Dreams alle OGR Torino: artisti e sperimentazioni tecnologiche prima dell’era digitale

Da Londra a Torino, dalla Tate Modern alle OGR, la mostra Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet mette in luce le opere di artiste e artisti visionari che, a partire dagli anni ’50, hanno sperimentato media all’avanguardia, tra algoritmi, nuovi materiali e tecnologie ibride.

Il silenzio della luce: Jeff Wall tra costruzione e verità alle Gallerie d’Italia

“JEFF WALL. PHOTOGRAPHS” riunisce 27 opere che attraversano oltre quarant’anni di carriera di Jeff Wall (Vancouver, 1946), dalle fotografie più emblematiche della fine degli anni Settanta fino ai lavori più recenti datati 2023.

Seguici su Instagram ogni giorno