“Dream Role” a Forte dei Marmi

Dal 22 giugno al 14 luglio, il Fortino Leopoldo I di Forte dei Marmi (LU) ospita “Dream Role“, una mostra evento che celebra la passione e il talento di Peter Chelsom nel campo della fotografia, amore  parallelo e sempre presente accanto alla sua carriera cinematografica.

Curata da Beatrice Audrito e patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, l’esposizione offre per la prima volta al pubblico una selezione di cinquanta fotografie scattate dal regista di celebri film come “Shall We Dance” e “Serendipity”.

La mostra si snoda attraverso varie sezioni, ognuna delle quali si concentra su differenti aspetti della vita e della professionalità di Chelsom. La partenza è dedicata ai suoi esordi cinematografici con una trilogia di film ambientati a Blackpool, sua città natale in Inghilterra. Segue un capitolo dedicato ai suoi anni a Hollywood, con una serie di ritratti in bianco e nero che immortalano celebrità e momenti unici trascorsi sul set con star del calibro di Jerry Lewis, Jennifer Lopez e Gary Oldman.

Non meno affascinante è la sezione dedicata a “Security”, film girato interamente a Forte dei Marmi nel 2021, dove Chelsom rivela con i suoi scatti l’atmosfera e i dettagli del dietro le quinte, con attori come Marco d’Amore e Beatrice Grannò.

Il culmine della mostra è rappresentato dalla sezione “Dream Role”, dove Chelsom ha invitato attori di fama internazionale e italiana a posare interpretando il ruolo dei loro sogni, un progetto fotografico iniziato in occasione della mostra.

Tra questi, spiccano nomi come Gary Oldman, Adrian Dunbar e Tara Fitzgerald, oltre a una lista di celebrità italiane che verrà rivelata all’inaugurazione.”Dream Role” si rivela così come un viaggio profondo nel modo in cui Peter Chelsom ha sempre inteso il cinema: ogni scena, prima di animarsi sul grande schermo, nasce come un’immagine fissata nella mente del regista, un fotogramma carico di significato.

La mostra ripropone quindi una riflessione su come il medium fotografico, nella visione di Chelsom, rappresenti un ponte tra la realtà visiva e l’immaginazione cinematografica, una sorta madre creatrice in cui l’arte cinematografica e quella fotografica si incontrano e si influenzano reciprocamente.

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