Ex nihilo nihil fit: il design di GpuntoStudio che rigenera, tra memoria, materia e visione futura

In occasione della Milano Design Week 2025, negli spazi sotterranei di NOLO91 โ€“ BASEMENT, GpuntoStudio presenta Ex nihilo nihil fit fino al 13 aprile 2025, una collezione di imbottiti e arredi rigenerati che si propone come riflessione critica e progettuale sulla responsabilitร  del design contemporaneo. Il titolo, mutuato dal celebre principio filosofico โ€œdal nulla non nasce nullaโ€, si rivela una dichiarazione metodologica e concettuale: ogni pezzo esposto nasce da un oggetto esistente, recuperato, rielaborato e trasformato in chiave artistica e funzionale.

GpuntoStudio parte da sedute e divani dismessi, testimoni silenziosi di una quotidianitร  passata, per costruire un percorso che intreccia memoria, artigianalitร  e tecnologia. Lโ€™obiettivo รจ duplice: da un lato, restituire valore a materiali e forme destinate allโ€™oblio; dallโ€™altro, dimostrare che la sostenibilitร  non รจ un vincolo ma una risorsa attiva, capace di generare bellezza, innovazione e qualitร . Lโ€™intervento non รจ quindi semplicemente un atto di riuso, ma un processo di rigenerazione estetica e simbolica.

GpuntoStudio SIntrecciu Un incontro tra tessuti antichi il tappeto sardo con i suoi motivi iconici si fonde con la lana grezza e soffice trasformando questa poltrona in unesperienza tattile e visiva senza pari Tradizione e comfort si intrecciano in un equilibrio perfetto Courtesy

Ogni pezzo della collezione diventa il protagonista di una micro-narrazione visiva che mette in crisi i meccanismi della fast furniture: oggetti prodotti in serie, consumati rapidamente, privi di profonditร  emotiva e destinati a una breve esistenza. In opposizione a questa logica, GpuntoStudio propone un design che affonda le radici nella durata, nella trasformazione e nella relazione. Le sedute rigenerate conservano i segni del tempo, ma li integrano con materiali inusuali, innesti strutturali e superfici che raccontano nuove possibilitร  percettive.

La tensione tra passato e presente รจ alla base della ricerca formale. La citazione dellโ€™oggetto originario non รจ mai mimetica nรฉ nostalgica, ma sempre dialettica. Il nuovo prende forma in relazione al vecchio, senza cancellarlo. Questo approccio permette di ripensare il concetto stesso di novitร , liberandolo dalla sua accezione puramente commerciale per restituirgli un valore progettuale. Il โ€œnuovoโ€ qui รจ ciรฒ che evolve, che si riattiva, che cambia significato nel passaggio da scarto a risorsa.

Il progetto si distingue anche per lโ€™uso consapevole della tecnologia, che non รจ applicata come strumento decorativo, ma come mezzo per potenziare la precisione, la funzionalitร  e la raffinatezza costruttiva. In dialogo con la manualitร  artigianale, le soluzioni tecniche contribuiscono a ridefinire lโ€™identitร  dellโ€™oggetto, dando vita a pezzi unici dove ogni dettaglio รจ frutto di un pensiero integrato.

GpuntoStudio, Sultana. Nella piรน iconica delle forme balneari inseriamo le vibes morbide dei tappeti persiani, dando vita a questa calda distopia – Courtesy GpuntoStudio

Lโ€™allestimento allโ€™interno dello spazio NOLO91 โ€“ BASEMENT rafforza questa visione. Lo spazio, con la sua estetica post-industriale, non รจ un semplice contenitore ma parte attiva della narrazione. I pezzi si collocano allโ€™interno di un percorso che invita alla riflessione sul valore dellโ€™abitare, sulla nostra relazione con gli oggetti, e sul significato della loro presenza quotidiana.

Ex nihilo nihil fit รจ anche una critica esplicita allโ€™obsolescenza programmata, al consumo compulsivo e alla superficialitร  estetica dominante. Il progetto propone una visione del design come atto culturale, capace di proporre alternative sistemiche e di stimolare una nuova consapevolezza nei confronti delle scelte progettuali. Il comfort e la bellezza, in questa prospettiva, non sono sacrificati alla sostenibilitร , ma si ridefiniscono attraverso di essa.

GpuntoStudio costruisce cosรฌ un manifesto pratico che invita a ripensare i modelli produttivi, a rivalutare la relazione tra forma e durata, a restituire profonditร  emotiva agli oggetti. รˆ un progetto che non si limita a proporre soluzioni estetiche, ma che pone domande urgenti: che ruolo ha il design in unโ€™epoca di crisi ambientale? รˆ possibile conciliare desiderio, utilitร  e responsabilitร ? Come puรฒ il progetto essere uno strumento di trasformazione culturale, oltre che materiale?

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