Dal 17 aprile al 6 maggio 2025, Spazio Thetis di Venezia ospita IEROFANIE, la nuova mostra personale di Giuliana Natali, curata da Roberto Dal Maso, con un testo critico di Renata Casarin. L’esposizione si inserisce all’interno degli spazi dell’Arsenale Novissimo – Bacini, nell’Edificio Modelli, e sarà inaugurata con una cerimonia pubblica il 17 aprile alle ore 17.00, occasione in cui l’artista donerà alla collezione permanente di Thetis l’opera ASTRALE.
Il progetto espositivo prende il titolo da un concetto chiave della filosofia religiosa di Mircea Eliade: la ierofania, ovvero la manifestazione del sacro nel reale. Questo nucleo teorico viene tradotto in pittura da Natali attraverso una serie di opere che esplorano la relazione tra uomo e natura in una prospettiva spirituale e percettiva. Il paesaggio naturale, in particolare il bosco, è protagonista assoluto della mostra: un luogo fisico ma anche simbolico, in cui l’artista riconosce segni che si pongono come soglie tra visibile e invisibile.
Il lavoro di Giuliana Natali si distingue per una sensibilità che si radica nella dimensione contemplativa del gesto pittorico. Nei suoi dipinti non c’è narrazione, ma rivelazione. Gli alberi secolari, le trame delle foglie, i dettagli apparentemente marginali del sottobosco sono restituiti come presenze cariche di energia, capaci di evocare forze primordiali. L’artista afferma di avvertire nel bosco la presenza del sacro, del soprannaturale, e trasforma questa percezione in immagini dense, in cui la pittura assume il ruolo di mediatore tra interiorità e mondo.
Nel testo che accompagna la mostra, Natali sottolinea come l’esperienza del sacro possa manifestarsi in elementi quotidiani, in ciò che normalmente passa inosservato. Le ierofanie di cui parla sono fenomeni che si impongono all’attenzione con discrezione, come rivelazioni improvvise che illuminano la materia naturale di un significato altro. Questo approccio si traduce in una pittura che non cerca l’effetto o l’impatto visivo, ma si costruisce su una percezione rallentata, profonda, attenta all’invisibile che attraversa il visibile.
In occasione dell’inaugurazione, sarà presentata e donata allo spazio espositivo l’opera ASTRALE, realizzata nel 2016. Si tratta di un lavoro scultoreo composto da una serie di otto cerchi in carta bianca intagliata, sospesi tra due lastre di plexiglass, di cui quattro esposti permanentemente nello Spazio Thetis. L’opera, dal forte carattere simbolico, si ispira al fregio centrale della facciata di Santa Maria Novella a Firenze, progettato da Leon Battista Alberti, dove le stelle intarsiate rielaborano un codice astrologico di matrice medievale. ASTRALE non si limita alla citazione storica: la leggerezza della carta traforata, la trasparenza del supporto e il gioco di luci danno vita a una costellazione sospesa che invita alla contemplazione.
L’artista descrive l’opera come una riflessione sulla ciclicità cosmica e sul legame profondo che unisce ogni forma vivente all’universo. Richiamando anche la simbologia della Ruota di Shiva, ASTRALE diventa un punto di incontro tra tradizione occidentale e pensiero orientale, un’installazione che rimanda al principio originario, al momento in cui tutto ha avuto inizio.
Con IEROFANIE, Giuliana Natali propone un’indagine rigorosa e sensibile sul sacro nella natura, restituendo alla pittura una funzione di ascolto e di rivelazione. La mostra si distingue per la coerenza teorica e formale del progetto, inserendosi in modo consapevole nel dibattito contemporaneo sul rapporto tra spiritualità, percezione e paesaggio. Uno spazio come Thetis, dedicato da anni alla sperimentazione artistica all’interno del contesto unico dell’Arsenale di Venezia, conferma con questa mostra la propria vocazione alla ricerca e al dialogo tra arte, pensiero e natura.