Anche grazie al progetto Street Art il borgo pugliese di Monteleone sembra rivedere la luce. Sono tantissimi gli artisti internazionali coinvolti.
Monteleone, Puglia. Un paesino in provincia di Foggia ben lontano dalla vivacità e dalle turismo salentino e di tutto la costa. Arroccato sui monti della Daunia e circondato da boschi e campi, Monteleone non ha vissuto anni particolarmente felici, registrando uno dei tassi di emigrazione più alti della zona dagli anni ’50. Nel 2015 l’amministrazione cittadina decide di tentare con una strada diversa e certamente innovativa per il rilancio del borgo: ha così inizio il progetto Street Art di Monteleone.
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Artisti urbani di fama internazionale sono così invitati a partecipare alla riqualificazione di Monteleone, realizzando le proprie opere sui muri della città. Il risultato è stupefacente, e oggi il paesino vanta una lunga lista di murales creati da altrettanti celebri artisti urbani.
Sulla facciata del municipio cittadino un murale racconta la rivolta del pane del ’42. L’opera, realizzata dall’artista argentina Hyuro, si ispira all’insurrezione popolare antifascista avvenuta quell’anno nel paese, e al ruolo che le donne locali ebbero in questa importante vicenda. Parla invece di immigrazione il lavoro dell’australiano Fintan Magee, opera di 14 metri che rappresenta un migrante. Nasimo, artista bulgaro, ha invece dipinto una ragazza vestita di piume e in catene, simbolo della prigioni della vita materiale. Sulla parete delle scuola il murale di Walter Molli è un omaggio Malala Yousafzai, celebre attivista pakistana. Non distante, sempre di Molli, l’omaggio artistico a Quintino Basso, l’avvocato che proprio dopo la rivolta del pane difese le donne di Monteleone, insieme ai padri fondatori della costituzione italiana.
Immagini by capitanatainforma.it