“La vespa e l’orchidea” di Antoine Langenieux-Villard, presentato dalla LOOM Gallery ha inaugurato lo scorso 9 maggio alla Fondazione Kenta in via Sassetti a Milano e sarà visitabile fino al 31 luglio. La sua pratica artistica esplora la materialità della pittura, creando opere che vanno oltre la superficie della tela. Langenieux-Villard adotta un approccio sfumato, utilizzando metodologie inusuali come l’assemblaggio e la piegatura come approfondimento del suo atto creativo.
Il corpus artistico di Antoine Langenieux – Villard include una serie di opere chiamata “Abrasée”, dove il riciclo dei materiali e la manipolazione delle tele sono protagoniste. Invece del pennello, l’artista impiega carta vetrata, conferendo alla sua produzione un tocco sperimentale e tattile. Rimuovendo con cura materiali dalle tele, Langenieux-Villard crea complesse reti di linee che rivelano la storia dei suoi sforzi artistici, riflettendo su temi come il decadimento e la riparazione.
Ispirandosi alle tecniche giapponesi tradizionali come il Boro, Langenieux-Villard incorpora bende di stoffa provenienti da dipinti passati, arricchendo le sue opere con profondità visiva e strutturale. Questo stratificarsi intricato non solo rivitalizza le opere, ma testimonia anche il passato e le manipolazioni precedenti.
L’approccio di Langenieux-Villard abbraccia gli effetti del caso e il decadimento dei materiali, conferendo vitalità e dinamismo alla sua produzione artistica. Invita gli osservatori a contemplare la bellezza transitoria della provvisorietà, riflettendo sulla natura frammentata della memoria e sugli strati nascosti dell’esistenza.
Antoine Langenieux-Villard, laureato alla Central Saint Martins e con una vasta esperienza accademica in diverse istituzioni europee, ha esposto le sue opere in prestigiose gallerie, fondazioni e musei, ricevendo riconoscimenti critici per il suo stile distintivo.