Lottozero: un hub creativo nel cuore del distretto tessile di Prato, tra arte e design

Uno spazio di famiglia che diventa luogo di incontro e innovazione, tra arte, design e moda, nel cuore del distretto tessile di Prato. Lottozero, fondato da un team tutto al femminile, รจ un hub creativo e uno studio di design al cui interno convivono un laboratorio tessile attrezzato, uno spazio studio e coworking condiviso e unโ€™area espositiva dedicata.

La missione di Lottozero รจ semplice quanto articolata e tocca da vicino le sfide che le filiera di eccellenza nazionali sono chiamate a sostenere: valorizzare il dialogo tra innovazione creativa e competenze manifatturiere del territorio. Lottozero punta a diventare un ambiente fertile di riferimento per la ricerca e la sperimentazione nel campo del tessile, con particolare attenzione al design, alla moda e allโ€™arte. Una base internazionale, fisica ma con tanti servizi proiettati nella dimensione digitale, per designer, professionisti e realtร  che operano nel settore. Attraverso programmi di residenza, Lottozero sostiene lo sviluppo di designer, artisti, marchi e istituzioni, promuovendo lo scambio e la collaborazione con le aziende tessili locali. I laboratori interni, con macchinari allโ€™avanguardia, come lโ€™unico telaio jacquard digitale disponibile al pubblico in italia, consentono la sperimentazione, la creazione e la prototipazione continua di nuove soluzioni.

Un polo nel quale professionisti di diversi settori si incontrano per contaminarsi a vicenda e portare i processi e i prodotti del settore tessile a un nuovo livello di qualitร , valore e innovazione, nel segno del made in Italy. Del resto, Lottozero รจ pienamente immerso nelle potenzialitร  e nelle sfide che il distretto tessile di Prato, il piรน importante dโ€™Europa, รจ chiamato ad affrontare. Oltre settemila imprese, 33mila addetti, livelli di export pari a 2 miliardi di euro annui ma anche tanti segnali di difficoltร  dopo anni difficili, tra pandemia, post alluvione e ingresso sul mercato di tanti competitor, soprattutto dalla Cina, che si sono affacciati sul mercato entrando in concorrenza con marchi che producono, almeno in parte, i propri capi nel distretto toscano.

Team Lottozero ph Toast Studio

Difficoltร  che toccano da vicino non solo i volumi della produzione ma anche la filiera artigiana, con cui tante imprese lavorano a stretto contatto. โ€œLa nostra missione – spiega ad Artuu Magazine Tessa Moroder, economista e founder di Lottozero insieme a sua sorella Arianna, designerรจ facilitare i rapporti creativi nel tessile e nella moda a Prato. Vogliamo mostrare al pubblico le fantastiche opportunitร  e le eccellenze ancora presenti nel sistema locale, nonostante le sfide di qualitร  e sostenibilitร . Con il programma di residenza offriamo spazio e supporto ad artisti e designer italiani e internazionali che possono vivere per un periodo da noi, in spazi attrezzati per lโ€™accoglienza, utilizzando i nostri laboratori, le sale, il coworking ma soprattutto entrando in contatto con altri professionisti del settoreโ€.

La storia: da magazzino dismesso a polo creativo

Tutto รจ iniziato da uno spazio: un ex magazzino per alimentari costruito dal nonno di Tessa e Arianna Moroder, nel cuore di Prato, rimasto vuoto e inutilizzato per oltre quarantโ€™anni. Quando, nel 2012, le due sorelle – cresciute a Bolzano ma profondamente legate a Prato, cittร  di origine della madre – lo hanno ereditato, si sono trovate davanti a una scelta: lasciarlo al suo destino o immaginare qualcosa di nuovo.

โ€œPrato la conoscevamo bene – racconta Tessa Moroder – , nonostante fossimo cresciute in Alto Adige, perchรฉ venivamo spesso a trovare la famiglia. Il distretto tessile, il dialetto, il territorio ci erano familiariโ€. Da lรฌ รจ nato il desiderio di restituire vita a quel luogo, trasformandolo in una realtร  al servizio della creativitร . Con un lungo lavoro di ristrutturazione e rigenerazione urbana, quello spazio ha preso forma diventando Lottozero.

Il progetto prende forma a partire da unโ€™esigenza concreta, osservata sul campo. โ€œMolti giovani creativi, una volta usciti dallโ€™universitร , non hanno piรน accesso ai laboratori e agli strumenti per sviluppare le loro idee โ€“ racconta โ€“. In molte universitร  o accademie questi spazi nemmeno esistono. Cosรฌ รจ nata lโ€™idea di creare un luogo aperto, accessibile, dove i neolaureati possano continuare a fare ricerca e sviluppo del prodotto, a prezzi sostenibiliโ€. Dopo unโ€™attenta analisi delle esigenze e due anni di lavoro, nel 2014 nasce ufficialmente lโ€™idea progettuale. La cooperativa Lottozero viene fondata e, nel 2016, apre le porte al pubblico, diventando un punto di riferimento per designer, artisti e ricercatori da tutta Europa.

Mostra Chiara Bettazzi 2 ph Toast Studio

Il tessile tra arte contemporanea e innovazione

A Lottozero il tessile รจ il filo che cuce insieme arte e design, generando nuovi immaginari e possibilitร  espressive. โ€œAbbiamo uno specifico spazio espositivo dedicato allโ€™arte contemporanea – continua Moroder – che si sviluppa intorno a un tema annuale. Questโ€™anno, in via eccezionale, avrร  carattere biennale. Il tema scelto รจ la scultura morbida. Lavoreremo con numerosi artisti, di etร  diverse, per favorire una contaminazione di linguaggi e uno scambio intergenerazionale di conoscenze. Il funzionamento del progetto รจ semplice: scegliamo un tema e la curatrice, Alessandra Tempesti, che รจ anche nostra co-fondatrice, conduce una ricerca continua sul tema individuato. Cosรฌ nasce un programma articolato che include mostre, workshop e talk. Per ogni attivitร , lanciamo almeno una call pubblica per offrire agli artisti, generalmente under 35, una residenza nel nostro laboratorio, consentendo loro di sviluppare un progetto ineditoโ€.

Negli anni, tra i tanti progetti a cavallo tra tessile, design e arte, anche la celebrazione, con unโ€™esposizione dedicata, della lunga carriera di unโ€™artista come Graziella Guidotti, storica, designer e cultrice del recupero della tradizione del tessile. Il futuro e il passato, ancora una volta insieme per disegnare nuovi percorsi. โ€œAttualmente – conclude Moroder -, stiamo lavorando a un progetto di digitalizzazione della nostra biblioteca tessile, chiamato โ€˜Textile Explorerโ€™, per rendere accessibili digitalmente le nostre risorse e stimolare ulteriormente la creativitร  nel settore. Ai designer che si affacciano oggi sul mercato, consiglierei semplicemente di ritornare alle basi, imparare dalle tecniche tradizionali e lasciarsi ispirare dal contatto diretto con i materiali e i processi. La manualitร  e il saper fare sono fondamentali, oltre alla capacitร  di uscire dallo studio e vedere come le cose vengono fatte realmenteโ€.ย 

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