Titolo: Licenziamento improvviso di Eungie Joo, curatore d’arte contemporanea, da SFMOMA (San Francisco Museum of Modern Art)
Il mondo dell’arte contemporanea è stato recentemente scosso da una notizia di rilevante impatto. Dalla fonte autorevole delle Artnet News, si apprende dell’improvviso licenziamento di Eungie Joo, curatrice d’arte contemporanea del San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA). Manifestando un’approfondita conoscenza del settore e una passione irriducibile per l’arte attuale, Joo ha imprimato il proprio segno distintivo e innovativo sulla scena artistica contemporanea, rendendo il suo allontanamento un evento degno di nota.
Eungie Joo ha ricoperto il ruolo di curatrice del SFMOMA dal 2017, segnando una fase di rinnovamento curatoriale per l’istituto museale. La sua nomina ha seguito l’importante espansione del museo terminata l’anno precedente. Prima del suo arrivo al SFMOMA, Joo ha lavorato in diverse posizioni di rilievo all’interno del mondo dell’arte. È stata infatti la curatrice fondatrice di REDCAT Los Angeles dal 2003 al 2007 e la direttrice e curatrice dell’educazione e dei programmi pubblici del New Museum di New York dal 2007 al 2012. Inoltre, ha curato il padiglione coreano alla Biennale di Venezia del 2009 e la Biennale di Sharjah nel 2015.
Molto apprezzata per le sue competenze e intuizioni nell’arte contemporanea, Joo è stata licenziata per presunte violazioni delle regole di condotta sul luogo di lavoro, come dichiarato ufficialmente dal museo. Il licenziamento è avvenuto in maniera repentina e inaspettata per il personale del SFMOMA. Nell’ambiente lavorativo, Joo si è distinta per una serie di esposizioni importanti, inclusa “Soft Power”, inaugurata nel 2019, che ha messo in evidenza l’intersezione creativa tra artisti contemporanei e attivisti.
Il suo periodo al SFMOMA si è sovrapposto a una fase di grande cambiamento per l’istituzione. Joo ha continuato a elevare artisti socialmente impegnati come Charles Gaines e ha curato la la prima retrospettiva di Pacita Abad al SFMOMA, aperta l’anno scorso. Ha inoltre collaborato direttamente con Kara Walker su una grande installazione scultorea mobile intitolata “Fortuna e il Giardino dell’Immortalità (Machine)”, che ha ottenuto lodi dalla critica nell’ultimo anno.
Nonostante l’apparente successo professionale, fonti interne sostengono che Joo avesse un rapporto difficile con il personale, risultando a volte dura fino al punto di abusare verbalmente i suoi sottoposti, anche in pubblico. Di fronte a tali affermazioni, Joo non ha rilasciato dichiarazioni riguardanti le circostanze del licenziamento.
Quello di Eungie Joo è un caso di particolare rilevanza che riflette le dinamiche complesse e talvolta turbolente all’interno degli istituti artistici contemporanei. Fornisce un prezioso spunto di riflessione sul delicato equilibrio tra la gestione delle relazioni interpersonali e l’innegabile talento curatoriale, dimostrando anche come le notizie su arte contemporanea non riguardino solo le opere, ma anche le persone dietro i loro allestimenti.
Per ora, non si hanno notizie su chi prenderà il posto di Joo come curatore d’arte contemporanea all’SFMOMA, ma siamo certi che le Artnet News forniranno tempestivamente aggiornamenti al riguardo. Continueremo a seguire l’evolversi della situazione e le possibili ripercussioni sul mondo dell’arte contemporanea e le sue espressioni.
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