Martha Stewart sotto accusa per aver scattato foto nella Cappella Sistina

Martha Stewart, l’icona della vita domestica americana e amante dell’arte, è recentemente stata al centro di una polemica. Il motivo? Avere osato scattare foto all’interno della Cappella Sistina, luogo di culto e artistico di notevole rilievo, in cui la fotografia è categoricamente vietata.

Più precisamente, i guai per Stewart sono iniziati quando ha deciso di condividere con i suoi follower su Instagram le immagini riprese durante un viaggio a Roma in occasione del Thanksgiving in famiglia. Come riportato da Artnet, il noto sito di notizie d’arte, la Stewart ha infranto una regola ben precisa osservata nella celebre Cappella: il divieto assoluto di scattare foto.

Questo divieto non è per nulla arbitrario, ma serve a conservare l’integrità dei preziosi affreschi che adornano la Cappella, capolavori del genio di Michelangelo Buonarroti. A rischio, infatti, non sono solo i colori delle opere, che potrebbero indebolirsi a causa dei flash, ma anche l’atmosfera stessa del luogo, che potrebbe essere interrotta dall’incessante clicchettio di fotocamere e smartphone.

Nel post incriminato, Stewart ha condiviso ben 14 foto, accompagnate dalla didascalia: “Solo qualche foto scattata con l’iPhone di ciò che abbiamo visto durante la nostra tranquilla ora nella Cappella Sistina! Adoro il dipinto e la storia biblica che è raccontata nella Cappella. Questo dovrebbe sicuramente essere nella vostra lista dei desideri”.

La reazione del pubblico non si è fatta attendere. I commenti, infatti, sono stati divisi tra chi ha apprezzato la condivisione della Stewart e chi, invece, ha accusato la star di aver approfittato del suo status privilegiato per infrangere le regole.

Riferisce Artnet, tra i commenti di disapprovazione uno in particolare ha attirato l’attenzione: “Mio marito ed io eravamo lì qualche settimana fa e a tutti i turisti è stato detto che non era permesso fare foto. Amo Martha, ma questo è un esempio lampante di come i privilegiati e i ricchi ricevano un trattamento speciale”. A tale accusa, Stewart ha replicato dichiarando di aver effettuato una donazione per il trattamento speciale ricevuto, che ha incluso un tour privato alle 6:30 del mattino.

Indipendentemente dalle polemiche, questa vicenda ha il merito di riaccendere l’attenzione sulla questione delle regole nelle istituzioni artistiche e culturali. Al di là del rispetto per l’arte, spesso ciò che è in gioco è anche il rispetto per la storia e per i luoghi di culto. È forse arrivato il momento di riflettere sul ruolo del pubblico nei confronti dell’arte: come possiamo conciliare il desiderio di immortalare ciò che vediamo e condividerlo con il mondo, con l’esigenza di preservare l’integrità delle opere e il rispetto dei luoghi che le ospitano?

In conclusione, il caso di Martha Stewart e della Cappella Sistina ci ricorda che l’arte richiede, oltre che ammirazione, anche rispetto. E il rispetto, a volte, passa anche attraverso il rispetto delle regole, anche quando queste possono sembrare eccessive o inutili. Come in molti altri ambiti della vita, anche nell’arte il rispetto delle regole può essere la chiave per una fruizione più consapevole e significativa.

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