Maurizio Buscarino – Figure nel campo dello sguardo è la nuova mostra allestita presso le Sale d’Arte di Alessandria dal 27 febbraio all’8 giugno 2025. L’esposizione, curata da Giovanna Calvenzi e promossa da ASM Costruire Insieme e dalla Città di Alessandria, raccoglie oltre novanta opere che ripercorrono cinquant’anni di carriera di Maurizio Buscarino, tra i più importanti fotografi di teatro a livello internazionale. Il percorso si snoda attraverso immagini scelte personalmente dall’artista, realizzate tra il 1975 e i giorni nostri, offrendo al pubblico uno sguardo intimo e profondo sul mondo della scena e sui suoi protagonisti.
Nato a Bergamo nel 1944, Buscarino si avvicina alla fotografia teatrale nel 1973, folgorato dall’incontro con l’Odin Teatret di Eugenio Barba, evento che segna l’inizio di una lunga avventura visiva tra palcoscenici, quinte e spazi di prova. Quello che ne scaturisce non è un semplice lavoro documentario: le sue immagini, come sottolinea Calvenzi, vanno oltre la testimonianza e diventano parte integrante dell’evento stesso. In ogni fotografia si percepisce il coinvolgimento dell’autore, capace di trasformarsi da osservatore esterno a protagonista silenzioso dello spazio narrativo. Volti segnati, mani tese, sguardi sospesi e corpi in tensione emergono da un bianco e nero denso, portando alla luce la dimensione umana e universale del teatro.
Lungo la sua carriera, Buscarino ha collaborato con alcuni dei nomi più celebri della scena internazionale: da Tadeusz Kantor a Jerzy Grotowski, da Eimuntas Nekrosius a Dario Fo, fino al ballerino e coreografo Vladimir Vasiliev. Ma accanto a questi giganti della cultura teatrale, l’artista ha rivolto la sua attenzione anche alle esperienze più marginali e sperimentali: i teatri di ricerca come quello di Pontedera, i laboratori teatrali nelle carceri di Lodi, Milano e Foggia, e le tradizioni sceniche lontane come il Bunraku giapponese. Il viaggio in Giappone per documentare l’opera di Jusaburo Tsujimura, esponente di spicco del teatro di marionette, è uno degli esempi più significativi di come la sua fotografia sappia farsi ponte tra culture diverse, mantenendo sempre al centro l’essere umano e la sua espressione.
Una sezione speciale della mostra è dedicata al Laboratorio Lirico di Alessandria: trentasette scatti ripercorrono l’esperienza di questa ambiziosa iniziativa, attiva tra il 1980 e il 1992, che ha portato la lirica a livelli di eccellenza e riconoscimento internazionale. Maurizio Buscarino è stato testimone attento e sensibile di tutte le edizioni, documentando con la sua macchina fotografica non solo le rappresentazioni finali ma anche il dietro le quinte, le prove, gli attimi di attesa e concentrazione. Le immagini restituiscono la vitalità e l’intensità di un’esperienza artistica unica, rivelando la passione e la dedizione di cantanti, musicisti, registi e maestranze. In questo contesto, la fotografia si fa racconto corale, dando voce alle molteplici figure che animavano il progetto.
La sezione dedicata al Laboratorio Lirico è accompagnata dal catalogo “Melodramma in Laboratorio, 1980-1992”, con testi di Franco Ferrari, Maurizio Buscarino e Giovanna Calvenzi, e con un progetto grafico curato da Giorgio Annone/LineLab.