Dal 5 giugno al 19 ottobre 2025, il MUSEC – Museo delle Culture di Lugano ospita presso lo Spazio Cielo di Villa Malpensata il progetto espositivo ELOGIA MMXXV, firmato dall’artista italiano Mr. Savethewall, pseudonimo di Pierpaolo Perretta. L’iniziativa, che costituisce il settimo appuntamento del ciclo Global Aesthetics, propone una riflessione approfondita sul ritratto, il linguaggio e la rappresentazione artistica in epoca contemporanea, sviluppata attraverso un corpus di 39 opere tra ritratti e un autoritratto, realizzate con spray e stencil su tela.
Il fulcro concettuale della mostra risiede nel dialogo con la celebre quadreria di Paolo Giovio, umanista e storico del XVI secolo, che nel corso della sua attività raccolse oltre 400 ritratti di uomini illustri della sua epoca. Mr. Savethewall si confronta idealmente con questa eredità, aggiornandola nel presente e selezionando 38 artisti moderni e contemporanei che hanno avuto un ruolo formativo nel suo percorso artistico e identitario. La mostra diventa così non solo una galleria di ritratti, ma una mappa visiva delle influenze, dei riferimenti e dei maestri che hanno contribuito alla sua definizione artistica.
L’operazione di Mr. Savethewall si sviluppa attraverso un linguaggio formale fortemente riconoscibile. Ogni ritratto è costruito come una sagoma nera, una silhouette anonima su fondo bianco o cromaticamente neutro. L’identità del soggetto ritratto emerge esclusivamente attraverso l’aggiunta di elementi iconici, dettagli grafici o simbolici legati all’opera o alla biografia dell’artista rappresentato. Questo sistema visivo, basato sull’allusione e sulla sintesi estrema, invita lo spettatore a decodificare ogni opera attraverso un processo attivo di riconoscimento culturale e visivo. Il meccanismo esclude il ritratto tradizionale mimetico per affidarsi a un codice semplificato, dove il riconoscimento non passa più attraverso la somiglianza fisiognomica, ma attraverso la memoria collettiva delle immagini associate a ciascun artista.
La tecnica adottata, spray e stencil, richiama volutamente il vocabolario della Street Art. Tuttavia, Mr. Savethewall lo trasporta consapevolmente all’interno del museo, sottraendolo al contesto urbano che ne aveva rappresentato la matrice originaria. In questo modo, l’artista introduce un elemento di riflessione sul destino della Street Art nel XXI secolo, ormai largamente istituzionalizzata e integrata nel sistema commerciale e museale. La sua è una traslazione intenzionale: preserva il linguaggio visivo dell’arte urbana, ma lo colloca in un dispositivo espositivo che richiede una fruizione lenta, contemplativa e strutturata.
L’intero progetto si configura come un processo di selezione e ricomposizione, non solo iconografica ma anche culturale. I 38 artisti selezionati rappresentano una narrazione personale, che fonde la storia dell’arte moderna e contemporanea con il vissuto e la formazione di Mr. Savethewall. Attraverso questa scelta, l’autore definisce implicitamente anche la propria identità artistica, delineando la genealogia estetica e intellettuale da cui ha preso forma il suo linguaggio. Il ritratto diventa quindi una forma indiretta di autorappresentazione, un’autobiografia per immagini.
Il percorso espositivo si apre con un’installazione site-specific che sottolinea il ruolo centrale del linguaggio nell’opera di Mr. Savethewall. La struttura, composta da un reticolo di lettere, richiama la frammentazione e l’ambiguità della comunicazione contemporanea, dominata da un flusso continuo e spesso superficiale di segni e significati. Questo tema viene ripreso nel corso della mostra, che offre una riflessione trasversale sui meccanismi percettivi e cognitivi con cui oggi vengono consumate le immagini, i simboli e le informazioni visive.
Il progetto ELOGIA MMXXV rappresenta anche una tappa evolutiva nel percorso di Mr. Savethewall. Nato a Como nel 1972, Pierpaolo Perretta ha avviato il proprio lavoro artistico solo in età adulta, dopo aver abbandonato una carriera manageriale. Le prime incursioni notturne come street artist, caratterizzate dall’utilizzo di supporti mobili fissati ai muri con nastro adesivo personalizzato, hanno definito il suo approccio etico nei confronti dello spazio pubblico e la sua ricerca attorno al gesto artistico responsabile. Il nome stesso, Mr. Savethewall, sintetizza questa volontà di non danneggiare i muri cittadini, pur volendo dialogare con l’estetica della street art.
Negli anni successivi, l’artista ha ampliato la sua pratica, sperimentando fotografia, scultura e installazione, pur mantenendo come nucleo costante la riflessione sulla trasformazione della street art in linguaggio commerciale e istituzionale. La collaborazione con la galleria Deodato Arte, avviata nel 2017, ha permesso a Mr. Savethewall di inserirsi pienamente nel mercato internazionale, senza rinunciare alla sua componente critica.
L’autoritratto che conclude il percorso espositivo assume una posizione simbolica all’interno del progetto. L’artista si rappresenta come una delle sagome nere che caratterizzano l’intera mostra, collocandosi idealmente al fianco dei suoi maestri e dichiarando la propria appartenenza a una tradizione che continuamente si ridefinisce. Il ritratto di sé stesso non chiude soltanto il percorso espositivo, ma riassume il senso profondo dell’intera operazione: l’arte come ricerca identitaria, come dialogo tra il personale e il collettivo, tra il passato e il presente, tra il linguaggio visivo e la riflessione critica.
L’intervento di Mr. Savethewall al MUSEC di Lugano si inserisce con coerenza nel dibattito contemporaneo sulla rappresentazione e il consumo delle immagini. Attraverso una grammatica visiva essenziale ma densa di riferimenti, l’artista propone un’indagine colta e accessibile sulle dinamiche della memoria visiva e sulla costruzione dell’identità artistica nell’epoca globale.