(No) Women’s Land: l’arte come resistenza contro la violenza di genere a Gli Eroici Furori di Milano

La mostra collettiva, a Gli Eroici Furori di Milano,  (No) Women’s Land, curata da Alessandra Redaelli, si inserisce con forza e originalità nel dibattito sulla condizione femminile e sulla violenza di genere. Inaugurata il 20 novembre in concomitanza con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il 25 novembre, l’esposizione raccoglie i lavori di quattro artisti – Fabrizio Pozzoli, Loredana Galante, Silvia Levenson e Paki Paola Bernardi – che, attraverso tecniche e linguaggi differenti, esplorano il dolore, la fragilità e la resilienza delle donne, trasformandoli in potenti simboli visivi. La mostra si snoda attraverso opere che utilizzano diversi media artistici: installazione, scultura, pittura, fotografia e performance. Ogni artista propone una riflessione personale e profondamente toccante sui temi del femminile, della violenza e della resistenza.

Fabrizio Pozzoli, con il suo “esercito” di abiti feriti e ricuciti, racconta le tracce lasciate dalle offese fisiche e psicologiche. Le sue opere, realizzate con materiali come il ferro e la ruggine, richiamano la fragilità del corpo e la sua capacità di guarigione, pur portando per sempre i segni delle violenze subite. 

Loredana Galante trasforma la stoffa in un veicolo narrativo di straordinaria sensibilità. I suoi tessuti fluttuanti e trasparenti evocano corpi frammentati, ma intrisi di delicatezza. La memoria del “femminile domestico” emerge attraverso gli oggetti della casa, luogo che diventa simbolo tanto della creatività quanto delle costrizioni storiche imposte alle donne. 

Con Silvia Levenson, il quotidiano si trasforma in minaccia. Le sue installazioni in vetro, come il servizio da tè coperto di spine, ribaltano l’idea di casa come rifugio sicuro, svelandone i lati oscuri. Le sue bambine/animale, “Le strange little girls”, ricordano quanto l’infanzia possa essere insidiosa per chi è percepito come “diverso”. 

Infine, Paki Paola Bernardi propone acqueforti e fotografie che, attraverso sovrapposizioni cromatiche e forme enigmatiche, esplorano la complessità delle relazioni femminili. Nel progetto *Legami*, una catenella – rivestita d’oro o stretta intorno a un corpo – diventa metafora delle connessioni tra le donne, ma anche delle costrizioni sociali a cui sono troppo spesso sottoposte. 

A completare l’esperienza della mostra, il 25 novembre alle ore 18.30 si terrà la performance “Rebecca e le altre”, realizzata da Paki Paola Bernardi insieme alla gallerista Silvia Agliotti. Un momento di forte impatto emotivo, che invita il pubblico a riflettere sul tema della violenza di genere in modo diretto e coinvolgente.  (No) Women’s Land non si limita a rappresentare il dolore: ne racconta la trasformazione in forza, sorellanza e resistenza. Attraverso un linguaggio che spazia dall’intimo al simbolico, i quattro artisti dimostrano il potere dell’arte di affrontare temi sociali complessi, dando voce a chi troppo spesso non ce l’ha.  Un’occasione unica per immergersi in un percorso artistico che commuove, scuote e invita alla riflessione, trasformando la memoria e il dolore in un inno al coraggio e alla rinascita. 

La mostra sarà visitabile fino al 9 dicembre  presso la galleria Gli Eroici Furori, in via Melzo 30 a Milano.  

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