Origami in miniatura: le meraviglie poetiche di Simona Cozzupoli

Dal 3 al 31 marzo 2025, la sede milanese del Consolato Generale del Giappone ospita Origami in miniatura, personale di Simona Cozzupoli. La mostra, co-organizzata con lโ€™Associazione dei Giapponesi del Nord Italia nellโ€™ambito della rassegna Giappone e Dintorni, presenta dieci diorami inediti che celebrano la tradizione nipponica attraverso le delicate sculture di carta dellโ€™artista milanese. Le opere, che utilizzano come soggetti principali le iconiche figure dellโ€™origami della gru e della barchetta, sono racchiuse in teche in legno con vetro frontale e invitano lo spettatore a immergersi in una dimensione sospesa tra sogno, contemplazione e gioco.

La scelta del Consolato come sede espositiva non รจ casuale: lโ€™omaggio al Giappone di Cozzupoli non si limita alla tecnica dellโ€™origami, ma si estende a una riflessione profonda sulla meraviglia e sullโ€™impermanenza, concetti chiave nella cultura giapponese e centrali nella poetica dellโ€™artista. Le gru in volo e le barchette che solcano mari immaginari diventano metafore visive che invitano a soffermarsi sul tempo che scorre e sulla transitorietร  della vita. In Navigatio vitae (Sulla stessa barca), la barchetta origami simboleggia il comune viaggio esistenziale che accomuna ogni essere umano, enfatizzando la fragilitร  e la bellezza del percorso individuale e collettivo.

Cozzupoli, affascinata dal concetto filosofico di meraviglia come accesso alla conoscenza, traduce in immagini tridimensionali la capacitร  di stupirsi davanti alle piccole cose. Lโ€™uso dellโ€™origami, pratica che richiama il gioco infantile ma che nella sua essenza custodisce una profonda saggezza, permette allโ€™artista di costruire mondi in miniatura in cui lo spettatore puรฒ perdersi e riscoprire la gioia dello sguardo attento. ยซLa gru e la barchetta sono origami che tutti abbiamo piegato da bambiniยป, afferma lโ€™artista, ยซevocano quella meraviglia che accompagna la scoperta del mondo. Ma la mia ricerca non si limita alla nostalgia dellโ€™infanzia: lโ€™origami stesso, con il passaggio dalla bidimensionalitร  del foglio alla tridimensionalitร  della scultura, รจ un atto magico che continua a sorprendereยป.

Le opere della serie Templum e Templa rappresentano porzioni di cielo attraversate da stormi di gru origami, realizzate in alcuni casi a partire da fogli di carta di appena 1,5 cm di lato. La minuzia dellโ€™esecuzione invita a unโ€™osservazione ravvicinata, mentre le dimensioni variabili degli uccelli accentuano la profonditร  dello spazio scenico. Lโ€™opera Templum piรน grande richiama la forma di un vecchio televisore e propone un paradosso visivo: mentre le immagini trasmesse dallo schermo televisivo nella vita quotidiana sono spesso effimere e distratte, qui lo spettatore รจ chiamato a contemplare un cielo immobile, azzurro e punteggiato di bianche nuvole, in cui le gru in volo assumono una dimensione simbolica di libertร  e spiritualitร .

Le Navispici rievocano lโ€™antica pratica dellโ€™auspicio, in cui gli antichi sacerdoti osservavano il volo degli uccelli per trarne presagi. In questo caso, le barchette origami navigano attraverso porzioni di mare immaginario, suggerendo lโ€™idea di un viaggio esistenziale e spirituale. Le allusioni allโ€™arte divinatoria e alla simbologia antica si fondono con la semplicitร  delle forme e con la leggerezza della carta, in un equilibrio che restituisce opere di intensa liricitร .

La componente visiva delle opere รจ arricchita da un sofisticato gioco cromatico. Cozzupoli accosta colori saturi, toni pastello e sfumature tenui, generando effetti caleidoscopici che rimandano alla varietร  della vita e alla molteplicitร  delle esperienze. Le composizioni, pur nella loro apparente semplicitร , sono costruite con rigore e precisione, richiamando le nature morte rinascimentali nella cura della disposizione e nella ricerca di armonie visive. Il cartiglio con la firma โ€œS.C. ME FECIT MMXXVโ€, realizzato in miniatura e arrotolato a imitazione dei dipinti antichi, ribadisce il dialogo tra tradizione e contemporaneitร  che attraversa tutta la produzione dellโ€™artista.

Il riferimento alle Wunderkammer (Camere delle Meraviglie) emerge non solo nella struttura a teca delle opere, ma anche nella varietร  di elementi che Cozzupoli utilizza in altre serie della sua produzione. Accanto agli origami, lโ€™artista impiega vecchie fotografie, carte da gioco, illustrazioni scientifiche ritagliate, piccoli oggetti di legno, creando scenari che evocano atmosfere surreali e fiabesche. Lโ€™interesse per la simbologia, per le tecniche oracolari e per le figure ibride dellโ€™iconografia mitologica si intreccia con la passione per i mercatini dellโ€™usato, luoghi in cui Cozzupoli cerca ispirazione tra oggetti dimenticati e accostamenti casuali.

La mostra nella sede del Consolato, luogo di incontro tra culture e tradizioni, assume cosรฌ un significato ulteriore: Origami in miniatura non รจ solo un omaggio al Giappone, ma una riflessione universale sulla bellezza del quotidiano, sullโ€™importanza di fermarsi a guardare e sullโ€™invito a ritrovare quello stupore che la velocitร  del vivere contemporaneo rischia di soffocare. Le opere di Cozzupoli, sospese tra gioco e meditazione, ci ricordano che lโ€™arte, anche nelle sue espressioni piรน piccole e minute, puรฒ essere uno specchio del mondo e uno strumento per riscoprire la meraviglia nascosta nelle pieghe della realtร .

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