Pinuccio Sciola. Il suono della pietra arriva a Flashback con MANCASPAZIO

Alla prossima edizione di Flashback Art Fair, in programma a Torino dal 29 ottobre al 2 novembre 2025, la Galleria MANCASPAZIO presenterà un progetto interamente dedicato a Pinuccio Sciola, una delle voci più originali e riconoscibili della scultura italiana del secondo Novecento.

L’iniziativa nasce in collaborazione con gli eredi dell’artista e propone una selezione delle celebri Pietre Sonore, le sculture che hanno reso Sciola noto a livello internazionale per aver trasformato la materia in strumento musicale. L’allestimento, progettato da Andrea Isola, exhibition designer specializzato nella creazione di spazi per fiere e festival d’arte, ricrea l’atmosfera del Giardino Sonoro di San Sperate, il museo a cielo aperto fondato dallo stesso artista nel suo paese natale.

Lo stand si sviluppa come una rielaborazione del cerchio scultoreo del Giardino, uno spazio pensato per l’ascolto e la condivisione. Le sculture in basalto e calcare, tagliate e incise in profondità, saranno disposte come presenze vive, strumenti che attendono di essere toccati, ascoltati, compresi. La materia, liberata dalle consuetudini della scultura, diventa corpo vibrante e sonoro, capace di generare frequenze e armonie. È un linguaggio che supera quello della forma per entrare nel campo della percezione: la pietra, in questo contesto, non è più un oggetto statico, ma un organismo che respira e comunica.

Durante i giorni di fiera, i figli dell’artista, Maria e Tomaso Sciola, daranno voce alle opere, suonandole dal vivo e permettendo al pubblico di ascoltare la varietà dei timbri e delle vibrazioni prodotte. Sarà un modo per rivivere la dimensione rituale che Pinuccio Sciola aveva costruito nel suo Giardino Sonoro, dove le persone si riunivano attorno alle pietre per ascoltare il suono della terra e riscoprire il valore collettivo dell’esperienza artistica.

Nato a San Sperate nel 1942 e scomparso nel 2016, Pinuccio Sciola è stato un artista che ha saputo unire la tradizione artigianale e la sperimentazione contemporanea. Dopo la formazione tra Cagliari, Firenze e Salisburgo, negli anni Settanta intraprende una ricerca personale che lo porterà a concepire la pietra come materia sonora. Le sue opere, esposte in numerosi musei e installate in spazi pubblici in tutto il mondo, rappresentano una riflessione sull’ascolto, sul rapporto tra uomo e natura e sulla possibilità di restituire vita alla materia.

Con questa partecipazione, MANCASPAZIO rinnova il proprio impegno nella promozione di artisti che dialogano con il territorio e la memoria, presentando un progetto che fonde arte, suono e scultura in un’esperienza immersiva. In un contesto fieristico solitamente dominato dalla vista, la proposta di Sciola invita a rallentare, a sostare, a riconnettersi con la dimensione più profonda del tempo.

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