Tra loop temporali e coscienze artificiali: il Re:humanism Art Prize arriva al Pastificio Cerere

Dopo AlbumArte, MAXXI e WeGil, il Re:humanism Art Prize arriva alla Fondazione Pastificio Cerere a Roma. Giunto alla sua quarta edizione, il Premio dโ€™arte affronta con un nuovo sguardo lo scorrere del tempo, facendo presente lโ€™urgente necessitร  di un cambiare direzione. Dal 2018 lโ€™Associazione Re:humanism indaga il rapporto tra cultura umanistica e scientifica, con una particolare attenzione all’Intelligenza Artificiale, organizzando mostre, performance, festival, conferenze e progetti educativi.

REHUMANISM4 Installation view Isabel Merchante One day I saw the sunset ten thousand times 2025 foto di Carlo Romano

Accogliendo artisti di ogni etร  e nazionalitร , il premio รจ unโ€™importante occasione per ampliare la conoscenza sui temi scientifici e tecnologici, ma anche sulle questioni etiche, sociali e culturali che ne derivano, diffondendo piรน informazioni e consapevolezza a riguardo. Lo โ€œspostamento della sequenza temporaleโ€ รจ il tema scelto, un invito a superare i confini lineari del tempo che stiamo vivendo, riscoprendo il mondo che ci circonda e andando oltre sistemi e condizioni ormai obsoleti.

Dieci sono i finalisti in mostra insieme allโ€™opera vincitrice del Premio APA – Agenzia Pubblicitร  Affissioni: installazioni multimediali e interattive che mettono in discussione quella concezione del tempo tipica della societร  occidentale, dove tutto scorre lineare ed ogni secondo viene sfruttato al massimo. Timeline Shift, invece, intende tracciare una strada diversa, piรน etica, sostenibile e inclusiva, aprendo spazi alternativi attraverso nuovi modelli tecnologici.

Al suo interno il tempo si muove nello spazio in maniera circolare, cambiando posizione in ogni istante, per poi tornare al punto di partenza e ricominciare da capo. Ogni opera suggerisce un eterno ritorno in loop, come lo screensaver di un desktop in stand by: giร  sparso per la cittร  e ora su uno schermo, nel cortile interno della Fondazione appare

01 REHUMANISM4 APA Franz Rosati DATALAKE CONTINGENCY 2025

DATALAKE:CONTINGENCY di Franz Rosati, installazione che mostra diversi scenari generati dallโ€™AI in costante mutamento; falsi documentari e notiziari iperrealistici illustrano scene distruttive di automobili, strutture architettoniche e disastri naturali rimescolati, un tentativo di ricerca di equilibrio nella persistente instabilitร  del rapporto tra natura, uomo e tecnologia.

Innovazione, futuro e algoritmi da un lato, storia, tecnica e dati dallโ€™altro, lโ€™AI รจ un paradosso vivente nella misura in cui rielabora e prende spunto da ciรฒ che giร  รจ, stratificando elementi preesistenti, dati e dunque passati. Il tempo, perciรฒ, รจ fermo nel suo eterno ritorno, come in Concept Drift, del collettivo Lo-Def Film Factory del duo Francois Knoetze e Amy Louise Wilson, vincitore del primo premio: opera video-interattiva 3D generata tramite modelli AI che riflette sulle dinamiche di sfruttamento e potere nel contesto africano; intrecciando epoche e geografie diverse con logiche algoritmiche di produzione, conoscenza e potere, il videogioco intelligente rende visibili i suoi limiti di fronte al complesso mutamento del mondo reale.

Ad interrogare e sfidare le nuove tecnologie รจ anche il secondo premio One Day I Saw the Sunset Ten Thousand Times di Isabel Merchante, una riflessione piรน poetica che vede protagonista una macchina algoritmica, riprogettata per contemplare eternamente la luce del tramonto e generarne a sua volta. Non cโ€™รจ emozione nel gesto meccanico della riproduzione, รจ un semplice comando eseguito correttamente, eppure quellโ€™immagine astratta riesce comunque a suscitare qualcosa di molto vicino al sentimento che si prova davanti un tramonto reale.

REHUMANISM4 Installation view Adam Cole e Gregor Petrikovic Me vs You 2025 foto di Carlo Romano

Nel sotterraneo della Fondazione lโ€™installazione video Me vs. You di Adam Cole e Gregor Petrikoviฤ mette alla prova la percezione sensoriale dellโ€™AI, spesso incapace di distinguere e separare forme diverse in profonditร : il risultato รจ un intreccio sensuale di corpi, volti e membra semi umane che danzano, la cui ambiguitร  funge da strumento di esplorazione delle dinamiche piรน intime del mondo queer.

AI-Ludd del collettivo IOCOSE presenta unโ€™AI fittizia, programmata per essere luddista, ovvero per opporsi al cambiamento tecnologico sabotando le macchine per proteggere il lavoro creativo e manuale dellโ€™essere umano: unโ€™occasione per ripensare la relazione complessa che abbiamo con il tempo, considerando paure e desideri.

Ogni opera in mostra รจ un pretesto per parlare di identitร , memoria e tempo e interrogarli alla luce della complessa relazione tra uomo e algoritmo. Dal game design alla scultura digitale, sono punti di vista diversi che si ricongiungono nella circolaritร  tracciata da un tempo nuovo, alternativo, non piรน lineare, aperto a molteplici visioni e pensieri capaci non solo di immaginare prospettive inedite nelle vicende drammatiche del nostro presente, ma anche di riscrivere continuamente il futuro per giungere alla sua versione migliore.

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