Shanghai riletta dagli artisti: alla Rotonda della Besana un laboratorio visivo sulla metropoli globale

Dal 6 all’8 giugno 2025, la Rotonda della Besana di Milano ospita la terza edizione del progetto espositivo internazionale SHANGHAI IN MY MIND – Milan Station. L’iniziativa, inserita nel programma “Charming Shanghai”, rappresenta uno dei momenti centrali delle celebrazioni per il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. Promossa dall’Ufficio Informazioni della Municipalità di Shanghai e organizzata dallo Shanghai Promotion Center for City of Design, la mostra offre un dialogo visivo tra due realtà urbane che, pur con radici culturali diverse, condividono una comune identità costruita su design, innovazione e apertura globale.

SHANGHAI IN MY MIND nasce nel 2023 con un obiettivo chiaro: affidare ad artisti contemporanei il compito di interpretare Shanghai non solo come luogo fisico, ma come costruzione mentale e simbolica. Per l’edizione milanese, arrivano le opere di 17 artisti provenienti da Cina, Italia, Francia, Giappone, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Pittura, fotografia, installazione, arte digitale e collage diventano i linguaggi attraverso cui ciascun autore definisce la propria personale visione della metropoli cinese.

La mostra presenta oltre 40 opere, organizzando un percorso che attraversa fisicamente e concettualmente l’identità di Shanghai. Non esiste una narrazione univoca: il pubblico si muove all’interno di un atlante visivo stratificato, dove tradizione e contemporaneità convivono in un equilibrio in costante ridefinizione. La scelta della Rotonda della Besana come sede espositiva assume un ruolo attivo: la sua architettura circolare la trasforma in una vera e propria “stazione mentale”, in cui il visitatore può sostare e confrontarsi con il fluire delle immagini e delle interpretazioni.

Tra i lavori in mostra spicca l’intervento di Orlando Daga (Italia), con l’installazione Shanghai in my dreams. Ispirata alle finestre circolari dell’architettura tradizionale cinese, l’opera utilizza tessuti blu e rossi inseriti nel telaio: il blu allude al mare e all’apertura internazionale della città, il rosso rappresenta l’energia vitale e il dinamismo di Shanghai. Daga costruisce così una riflessione visiva sulla stratificazione culturale della metropoli, dove memoria storica e slancio contemporaneo convivono.

Il neozelandese Matt Wells, artista di strada e character designer, propone Shanghai Doddles, opera in cui confluiscono estetica manga, colori al neon ed elementi simbolici dello skyline shanghainese, come la Perla Orientale, lo Shanghai Tower e il Tempio del Dio della Città. Il suo linguaggio visivo, immediato e fortemente urbano, restituisce l’energia visiva della metropoli e il suo posizionamento come crocevia culturale globale.

Dal Giappone, Yoshiaki Osada, designer e manager culturale, presenta City of Tolerance, una composizione cromatica e materica che valorizza la pluralità culturale e la capacità di Shanghai di essere spazio di incontro e interscambio. Osada sintetizza visivamente l’essenza di una città che integra armonicamente le differenze.

Il contributo di Frank Chai (Cina), artista metallurgico e nuova figura della scena trendy shanghainese, aggiunge ulteriore profondità al percorso con Unceasing Vitality. Al centro dell’opera campeggia la Magnolia denudata, fiore simbolo di Shanghai, intrecciata a sagome giovanili e skyline urbano. L’immagine restituisce l’idea di una città in continua rigenerazione, capace di rinnovarsi mantenendo forte il proprio nucleo identitario.

Parallelamente all’esposizione, il progetto lancia una nuova open call rivolta ad artisti e creativi italiani. I selezionati avranno l’opportunità di partecipare a una residenza artistica di una settimana a Shanghai, realizzando opere che entreranno nel circuito internazionale di SHANGHAI IN MY MIND. L’iniziativa amplia così il dialogo interculturale e alimenta una rete globale di giovani talenti.

L’inaugurazione ufficiale del 6 giugno 2025 prevede una visita guidata, una performance musicale e un momento di confronto diretto tra pubblico e artisti, creando un’occasione concreta di dialogo. La scelta di mantenere l’ingresso gratuito ribadisce la volontà di rendere l’evento accessibile e partecipativo, favorendo un’esperienza condivisa.

SHANGHAI IN MY MIND – Milan Station si impone come esempio concreto di diplomazia culturale contemporanea, dove arte e design diventano strumenti per raccontare le trasformazioni urbane e le identità globali. In questo spazio di confronto visivo, Shanghai e Milano dialogano come “Città del Design” riconosciute dall’UNESCO, specchiandosi l’una nell’altra in un sistema aperto di scambi e influenze.

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