Storia del fotografo che ha documentato la bellezza, lo sfarzo e lo stile di vita dell’alta borghesia americana
Colori saturi e brillanti, paesaggi magnifici e personalità del jet-set. Slim Aarons (1916 – 2006) ha raccontato gli sfarzi e i passatempi dell’alta borghesia americana attraverso le sue fotografie, che mostrano tempi passati con un gusto sorprendentemente contemporaneo.
Le foto di Aarons parlano il linguaggio della bellezza. Un equilibrio perfetto tra spontaneità e simmetria, tra paesaggio naturale e lusso. Forse sono i colori caldi, pieni e brillanti che le rendono così affascinanti, ma è il ritratto di una gioventù ricca, spensierata e in vacanza che le rende curiosamente attuali e vicine all’estetica di Instagram.
La vita di Slim Aarons
Nato George Allen Aarons nel 1916, Slim è cresciuto tra il New Hampshire e New York.
A soli 18 anni si arruola nell’esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale e viene mandato a West Point dove passa le giornate a fotografare manovre militari. Ha così inizio la sua carriera di fotografo.
Nei suoi primi anni di lavoro è fotoreporter e documenta sul campo di battaglia diversi conflitti. Nello sbarco ad Anzio viene ferito allo stomaco e gli viene conferito il Cuore Viola, onorificenza militare statunitense.
È forse proprio la vita da reporter di guerra, che lo spinge a lasciare gli scenari bellici per cercare di catturare l’essenza del mondo dorato dell’alta borghesia americana. Al termine del conflitto apre uno studio a Roma e inizia a collaborare con celebre rivista Life. Quando il giornale gli propone un ulteriore reportage di guerra, Aarons abbandona tutto e parte per Los Angeles.
La carriera di fotografo
A Los Angeles inizia a lavorare per la rivista Holiday al fianco di altri celebri nomi della fotografia come Henri Cartier-Bresson e si sposa con Rita Dewart.
“Kings of Hollywood” è lo scatto che immortala Aarons nell’Olimpo della fotografia contemporanea. Clark Gable, Van Heflin, Gary Cooper e James Stewart sono ritratti in abiti elegantissimi nella Crown Room del ristorante Romanoff la sera di Capodanno 1957.
Uno scatto iconico che è diventato copertina degli anni d’oro di Hollywood.
Nel 1974 esce “A Wonderful Time: An Intimate Portrait of the Good Life”, la sua opera più rappresentativa. Un volume che è diventato un manifesto del high lifestyle e riferimento estetico per il mondo della moda ancora oggi.
Nel 2003 ha pubblicato “Once Upon A Time” e nel 2005 “A Place in the Sun”.
Aarons ha immortalato i paesaggi di Capri, della Costa Azzurra e del Lago di Como. Le dimore dei personaggi di spicco della classe alta internazionale ad Acapulco, Newport e Palm Spring.
Ovunque ci fosse lusso, celebrità e bellezza c’era Aarons ed essere fotografati da lui era un riconoscimento di rilevanza nella cultura pop.
Dietro alle foto di ville, piscine, barche, case vacanza e giovani che si godono la vita c’è una disciplina lavorativa militare. Una serie di regole come niente t-shirt, jeans o trucco negli scatti, ma anche sveglie all’alba e nessun spazio per la vita privata.
Incredibile pensare che il prodotto di questa metodologia siano scatti che non parlano di nulla se non di ciò che è bello e piacevole nella vita.