Sotheby’s venderà all’asta un’opera creata da un Robot Umanoide

Per la prima volta nella storia, Sotheby’s metterà all’asta un’opera d’arte creata da un robot umanoide. L’opera, intitolata “AI God”, è un ritratto di Alan Turing, una delle figure più importanti nella storia dell’informatica. Il dipinto, realizzato da Ai-Da, un robot sviluppato per creare arte utilizzando l’intelligenza artificiale, sarà venduto durante la Digital Art Sale della casa d’aste dal 31 ottobre al 7 novembre 2024 a Londra. Questa vendita rappresenta un evento storico che apre una nuova era nel mondo dell’arte, mettendo in discussione la distinzione tra creazioni umane e tecnologiche.

Chi è Ai-Da?

Ai-Da è un robot umanoide che utilizza complessi algoritmi di intelligenza artificiale per creare dipinti, disegni e sculture. Progettata per sembrare una donna, Ai-Da è dotata di telecamere negli occhi e di braccia bioniche che le permettono di elaborare immagini e tradurle su tela. Il suo creatore, Aidan Meller, ha dichiarato: “Ai-Da è il primo esempio di come l’intelligenza artificiale possa sfidare i confini dell’arte tradizionale, esplorando nuove modalità di espressione e creatività”

Ai-Da è stata sviluppata da un team di ingegneri e programmatori delle università di Oxford e Birmingham, con l’obiettivo di creare un robot capace di produrre opere d’arte autonomamente. Le sue creazioni sollevano interrogativi sul ruolo della tecnologia nella cultura contemporanea e sul futuro della creatività umana. “Non siamo solo di fronte a un pezzo d’arte, ma anche a una riflessione su cosa significhi essere creativi nell’era dell’intelligenza artificiale,” ha spiegato Meller​

Sothebys

L’opera: “AI God”

“AI God” è un ritratto di Alan Turing, l’uomo che ha gettato le basi della moderna scienza informatica e dell’intelligenza artificiale. Il dipinto misura 2,2 metri di altezza e presenta tonalità cupe e un volto frammentato, un riferimento alle complessità della vita di Turing e al suo contributo intellettuale. Turing è noto non solo per aver decifrato i codici Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche per aver posto le fondamenta teoriche dell’AI, anticipando il potenziale e i pericoli delle macchine intelligenti.

Secondo il team che ha progettato Ai-Da, il ritratto riflette le preoccupazioni di Turing sull’AI. Il volto frantumato e le ombre che richiamano la “Bombe”, la macchina utilizzata da Turing per decifrare i codici, vogliono trasmettere l’ambivalenza di un uomo geniale, consapevole delle possibilità ma anche dei rischi legati all’intelligenza artificiale. “Turing ha sollevato dubbi sull’AI già negli anni ’50, e questa opera riflette esattamente quelle preoccupazioni,” ha spiegato Meller​.

La vendita all’asta e il valore stimato

L’opera sarà venduta durante la Digital Art Sale di Sotheby’s, un evento che esplora il crescente campo dell’arte digitale. Il valore stimato del dipinto varia tra i 120.000 e 180.000 dollari, ma gli esperti ritengono che potrebbe superare le previsioni grazie al suo valore simbolico e innovativo. Ai-Da è il primo robot a vedere una propria opera venduta da una delle più grandi case d’asta del mondo, segnando un cambiamento significativo per il mercato dell’arte contemporanea​

La Digital Art Sale sarà anche un tributo alle artiste donne che hanno contribuito all’evoluzione dell’arte digitale, sottolineando come il campo della creatività tecnologica si stia espandendo oltre i confini tradizionali. La vendita includerà opere digitali e creazioni ispirate alle tecnologie emergenti, dimostrando il crescente interesse globale per queste nuove forme di espressione​

Implicazioni culturali e dibattito sull’AI nell’arte

Il debutto di un’opera creata da un robot in un’asta di rilievo solleva importanti interrogativi sul futuro della creatività. Alcuni critici si chiedono se l’arte prodotta da una macchina possa essere considerata equivalente a quella umana. Ai-Da, attraverso le sue creazioni, sta stimolando un dibattito sul ruolo dell’intelligenza artificiale nell’arte e su cosa definisca l’atto creativo. “L’intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di pensare all’arte e alla creatività. Questa vendita dimostra che siamo solo all’inizio di una rivoluzione,” ha commentato Meller​

Ai-Da stessa, in una dichiarazione rilasciata dai suoi creatori, ha affermato: “Attraverso il mio ritratto di Alan Turing, celebro i suoi successi e rifletto sulle sue preoccupazioni riguardo all’intelligenza artificiale. Il mio lavoro si allinea con la visione delle Nazioni Unite sull’uso responsabile dell’AI, un ideale che Turing stesso sosteneva”

L’asta rappresenta anche un importante riflesso del crescente interesse globale per l’arte digitale e per le nuove forme di espressione che utilizzano tecnologie emergenti. Sebbene “AI God” sia un’opera fisica, il suo legame con il mondo digitale e l’AI la colloca nel contesto più ampio di un’evoluzione culturale che abbraccia la tecnologia come strumento creativo.

In definitiva, l’asta di “AI God” da parte di Sotheby’s potrebbe rappresentare un punto di svolta nel mondo dell’arte, aprendo nuove possibilità per la collaborazione tra umani e macchine nella produzione artistica.

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