Multidisciplinare, dinamico, collaborativo ed estremamente sperimentale. È così che si può descrivere l’iniziativa portata avanti da FREM GROUP S.r.l, industria attiva da oltre quarant’anni nel mondo della presagomatura dell’acciaio per cementarmato. Con sede a Cagliari e a Milano, FREM investe da sempre in ricerca e sviluppo con università italiane e europee, coinvolgendo anche il settore dell’arte. È infatti ormai da due anni che l’azienda presenta due innovativi spin-off che fondono industria, arte e design: STUDIO FREM a Melegnano e FREM ARTE con sede a Cagliari.
Attraverso residenze d’artista e spazi espositivi, il luogo del lavoro operaio cambia vesti, creando un inaspettato connubio tra creatività e produzione, arte e lavoro, opera e materia. Obiettivo del progetto è la creazione di uno spazio polifunzionale in cui settori diversi dialogano vicendevolmente, sradicando l’arte dalla settorialità che ormai la caratterizza. Contro l’esclusione e a favore dell’inclusione potrebbe essere il motto dell’iniziativa, che mira a portare l’arte anche dove non ci si aspetta di trovarla.

L’idea nasce nel 2022 quando l’imprenditore Emilio Fadda fa la conoscenza dell’artista Francesco Meloni, in occasione di una sua personale a Cagliari. Entrambi sognano l’apertura di uno spazio con svariate declinazioni, dove arte e industria si leghino in maniera organica. Ed è proprio grazie all’esperienza imprenditoriale di Fadda e alla creatività di Meloni che i due costruiscono l’inserto artistico dell’azienda.
In occasione della settimana del Fuorisalone, STUDIO FREM ha presentato una mostra collettiva come lancio dell’iniziativa. Alla sede di Melegnano in Via Allende 7, si sono aperte le porte dello spazio, rendendo accessibile al pubblico la realtà del lavoro industriale e artistico.
La mostra è stata il coronamento di un progetto pensato e portato avanti da diversi anni. Non solo punto d’arrivo ma anche di partenza, la collettiva ha reso visibile una nuova realtà a due passi da Milano.

L’esposizione ha messo in relazione le opere di cinque artisti: Andrea Forges Davanzati, Jasmin Prezioso, Paulina Herrera Letelier, Omar Meijer e naturalmente Francesco Meloni, padre dell’iniziativa insieme a Fadda.

Caratteristica comune dei lavori in mostra è stato l’uso di materiali di derivazione industriale, come la sabbia e il cemento nelle opere di Jasmin Prezioso, il basalto nelle lastre di Omar Meijer o il ferro e il legno usati da Francesco Meloni. A dimostrazione di quanto sia forte il legame tra industrializzazione e creatività, le opere non solo si sono sposate perfettamente tra di loro, ma anche nello spazio prefabbricato che le ha ospitate.
Il senso di comunità e la reciproca collaborazione sono i punti fondamentali alla base del progetto, portati avanti dagli artisti durante l’arco di tutta la loro residenza. La condivisione dello studio, di idee e opinioni, dà vita a un’inevitabile contaminazione artistica. Questo fenomeno di cooperazione non si limita solo al mondo dell’arte ma coinvolge anche il settore lavorativo.
È questa la grande e originale novità del progetto: restituire l’arte alla popolazione, alle persone comuni e non solo ai grandi intenditori o collezionisti, distruggendo l’idea di uno spazio espositivo tradizionale e soprattutto della visione dell’arte come realtà isolata dal resto del mondo. Gli operai della fabbrica lavorano nello stesso edificio degli artisti, a pochi metri di distanza gli uni dagli altri e gli scambi tra i due sono frequenti.

Ognuno mette un piede nella vita e nel lavoro dell’altro, conosce una realtà diversa dalla propria e, cosa più importante, impara dalle conoscenze altrui. Le opere degli artisti residenti sono infatti state allestite anche grazie allo spontaneo contributo degli operai. Esattamente come nessun uomo è un’isola, anche ogni disciplina interagisce con l’altra, come vasi comunicanti dagli scambi infiniti.
Dalle immense potenzialità, gli spazi di FREM GROUP S.r.l accolgono artisti provenienti da tutto il mondo, garantendogli lunghi periodi di residenza e che condividono la medesima visione dell’arte e del lavoro collaborativo come forma di reciproci scambi.
Nella speranza che l’iniziativa portata avanti da FREM possa essere un apripista per altri progetti di questo tipo, basati su multidisciplinarietà e condivisione, incentivando altre industrie ad investire nel settore artistico. Quando due mondi apparentemente lontani non solo s’incontrano ma arrivano anche a influenzarsi reciprocamente, nasce un connubio destinato a durare nel tempo.



