Tra montagne sintetiche e visioni algoritmiche: il viaggio sonoro di Niklas Paschburg da OPOS a Milano

Domenica 6 luglio 2025, lo spazio OPOS di via Ermenegildo Cantoni 3 a Milano accoglie il compositore tedesco Niklas Paschburg per un’esibizione dal vivo che segna la presentazione ufficiale di Mexican Alps, nuovo EP pubblicato dall’etichetta Nettwerk Music Group. L’evento, a ingresso gratuito su registrazione, propone un concerto accompagnato dalla proiezione di opere video firmate da tre artisti visivi che lavorano con intelligenza artificiale: Ilaria Merola, Katsukokoiso.ai e Andrea Meregalli. Una serata che si muove tra suono e immagine, tra suggestione analogica e creazione algoritmica, trasformando la performance in un’esperienza immersiva multisensoriale.

Concepito come un attraversamento geografico, il progetto Mexican Alps nasce dall’intreccio tra due paesaggi montani: le vette del sud del Messico e le Alpi svizzere del Canton Vallese. Due estremi che, nelle mani di Paschburg, diventano elementi di un unico racconto musicale. Lontano dal pianoforte, strumento con cui si era fatto conoscere nei suoi lavori precedenti (Oceanic, Svalbard, Panta Rhei), il compositore adotta un linguaggio ambient-elettronico più astratto, basato su sintetizzatori, campionamenti e field recordings. Il risultato è un EP compatto e stratificato, in cui la ricerca timbrica si intreccia con un approccio narrativo. Non c’è descrizione, ma evocazione; non mimesi del reale, ma costruzione di atmosfere che suggeriscono, senza mai spiegare. In questo senso, il brano Oaxaca de Juárez, impreziosito dalla collaborazione con il chitarrista jazz Tal Arditi, è emblematico: un ritmo funk discontinuo, sospeso tra vibrazione urbana e malinconia di altopiano, che sintetizza l’identità sfuggente dell’intero disco.

L’approccio tecnico di Paschburg contribuisce a rafforzare l’aspetto immersivo del lavoro. Il missaggio è stato affidato a Gijs van Klooster, in uno studio specializzato in audio Atmos, mentre il mastering porta la firma di Bo Kondren, figura di riferimento per la scena berlinese. La componente visiva dell’EP è invece affidata a Mikhail Siskof, visual artist americano noto per la sua estetica psichedelica e stratificata. La copertina di Mexican Alps non è solo un’immagine, ma parte integrante del progetto: uno spazio fluttuante, in cui la montagna perde la sua massa e diventa struttura mentale, ipotesi sensoriale.

A rafforzare la dimensione visiva della serata milanese, tre artisti italiani che operano con strumenti di intelligenza artificiale presentano opere ispirate all’album. Le loro proiezioni non accompagnano la musica, ma ne sono una traduzione parallela, una riscrittura immateriale attraverso linguaggi differenti. Ilaria Merola, AI artist e fondatrice della Futura AI Academy, propone un’estetica che fonde tecnologia, natura e sensibilità femminile. Il suo lavoro si distingue per l’uso raffinato della generazione visiva, capace di produrre immagini che, pur essendo sintetiche, conservano un legame diretto con l’organico. La sua presenza nella serata si colloca in perfetta continuità con la poetica di Paschburg: entrambi lavorano su soglie percettive, su equilibri fragili tra il conosciuto e l’inedito.

Katsukokoiso.ai è invece lo pseudonimo digitale di Eugenio Marongiu, artista visivo attivo tra fotografia e AI, che da anni esplora la possibilità di trasformare l’immagine statica in movimento poetico. I suoi video sono cortocircuiti visivi, frutto di un dialogo costante tra memoria, identità e tecnologia. Alpha tester di Sora e collaboratore di piattaforme come Runway e Luma, Marongiu costruisce narrazioni intime a partire da una pratica algoritmica consapevole, sempre attenta al significato simbolico del dato. Andrea Meregalli, architetto e artista, chiude la triade con un approccio più ironico e paradossale, in cui l’uso dell’AI diventa strumento di riflessione sul rapporto tra autore e macchina, tra progetto e automatismo, rivelando tensioni inedite nei meccanismi stessi della creatività.

La serata proposta da OPOS non è dunque solo un concerto, ma un esperimento di contaminazione disciplinare, un esercizio condiviso di percezione. Niklas Paschburg e gli artisti coinvolti costruiscono un paesaggio emotivo e visivo in cui il pubblico è chiamato a immergersi: non per decifrare, ma per abitare.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Didatticarte: Il volto inclusivo del collezionismo didattico

Dopo quasi quindici anni dalla creazione del sito Didatticarte.it, Emanuela Pulvirenti continua ad essere attivissima nell’ambito della didattica della storia dell’arte, dedicandosi infaticabilmente alla divulgazione di contenuti specialistici attraverso i diversi canali social.

Artuu Newsletter

Scelti per te

La forma della luce. Beato Angelico e il tempo sospeso della pittura (pt.1)

Curata da Carl Brandon Strehlke, con Stefano Casciu e Angelo Tartuferi, l’esposizione si sviluppa come un pellegrinaggio laico attraverso più di 140 opere, tra pale dorate, crocifissioni, ritratti e miniature, fino a toccare i luoghi dove l’Angelico ha realmente vissuto e lavorato.

Nel salotto degli spiriti: Fata Morgana riporta in vita le visioni di Palazzo Morando

La contessa è Lydia Caprara di Montalba (1876-1945) insieme al marito Gian Giacomo Morando Attendolo Bolognini (1855-1919), ha vissuto a Palazzo Morando, oggi sede della collezione di Costume e Moda del Comune di Milano

L’intimità della scultura. Mani-Fattura: le ceramiche di Fontana alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Dall’11 ottobre fino al 26 marzo 2026, la Collezione Peggy Guggenheim ospita Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana, una mostra che riunisce circa settanta opere scultoree e racconta, con taglio cronologico e tematico, un artista che dialoga con la terra e il fuoco.

Dal filo al silicio: i Cyber Carpet di Matteo Mandelli in mostra a Parigi

Nelle sale della Galerie La La Lande di Parigi, a pochi passi dal Centre Pompidou, i tappeti di Matteo Mandelli (YOU) non si adagiano sul pavimento: si sollevano, diventano superfici sospese, mappe concettuali, diagrammi di un pensiero che intreccia tradizione e tecnologia.

Seguici su Instagram ogni giorno