L’Unimaru, al confine tra Nord e Sud Corea, consente l’accesso al pubblico solo se accompagnato da una scorta.
Inaugurato da poco, il museo coreano Unimaru ha una particolarità: si trova nella Zona Demilitarizzata Coreana (ZDC), una sottile striscia di terra che separa la penisola coreana a metà – tra Nord e Sud – con accesso consentito solo dal governo e dal comando delle Nazioni Unite. Per potervi accedere infatti, i visitatori hanno bisogno di una scorta militare.
Progettato nel 2003 come ufficio doganale intercoreano – solo il 15% circa della struttura era tecnicamente all’interno della zona demilitarizzata – nel 2007 l’Unimaru è stato ristrutturato da Hyunjun Mihn, l’architetto che ha progettato il Museum of Modern Contemporary Art di Seoul, per farlo diventare un luogo dedicato all’arte contemporanea.
In occasione dell’inaugurazione, il nuovo spazio espositivo ha organizzato una mostra che vede come protagoniste le opere di 32 artisti tra cui Francis Alÿs, Nam June Paik, Olafur Eliasson e Haegue Yang.
L’esposizione prosegue anche in due stazioni ferroviarie della ZDC, la Dorasan Station e la Jejin Station. Nella prima sono allestiti sei schermi video che presentano opere di Yiyun Kang, Min Jeong Geum e Ye Seung Lee, mentre la seconda ospita un modello in scala dell’intera zona demilitarizzata, con registrazioni audio dei suoni caratteristici.
Cover Photo Credits: Marjetica Potrè, What Is DMZ Soil Made Of?(2021) installato presso Unimaru in “2021 DMZ Art and Peace Platform”. Foto di Kim San