Perché il vetro di Murano è così speciale?

Una mostra al Smithsonian American Art Museum risponde a tutte le domande sul gioiello dell’artigianato italiano, il vetro di Murano

Il vetro di Murano è simbolo di classe in tutto il mondo e bastano nome e provenienza per giustificare il prezzo da bene di lusso. Tutti lo conoscono, ma non molti sanno tutta la sua storia.  

Sargent, Whistler, and Venetian Glass: American Artists and the Magic of Murano è la mostra organizzata dal Smithsonian American Art Museum di Washington, D.C. che risponde a tutte le domande su questo gioiello dell’artigianato italiano. 

Una qualità artigianale eccellente 

Secondo Alex Mann, curatore della mostra, la prima caratteristica di un originale vetro di Murano è l’eccellenza del lavoro di artigianato con cui è realizzato.

Sicuramente non si può sperare che tra le qualità ci sia la resistenza, ma per quanto riguarda i colori, la complessità e la delicatezza delle forme questi oggetti non hanno pari. 

Questa qualità è raggiunta grazie al lavoro degli artigiani dell’isola di Murano che portano avanti la tradizione italiana di lavorazione del vetro che risale addirittura ai tempi dell’Impero Romano.

Dal Rinascimento il prodotto del loro lavoro è riconosciuto internazionalmente come orgoglio della creatività del nostro Paese. 

Un oggetto che ha viaggiato nel tempo e nella storia

Una curiosità inaspettata sul “gioiello di Murano” riguarda le celebri perline che negli anni dei Grand Tour rappresentavano una fonte di guadagno supplementare per gli artigiani.

L’anno scorso alcune di queste perline risalenti a prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo nelle Americhe sono state rinvenute in Alaska da un gruppo di archeologi. 

Se quando parliamo di artigiani pensiamo automaticamente a degli individui di sesso maschile, dobbiamo rivedere la nostra visione perché, in particolare nella produzione di perline, erano coinvolte anche molte donne.

Questo garantiva alle famiglie una seconda fonte di reddito. 

La fine della popolarità museale 

Avreste mai pensato che il vetro di Murano potesse avere un calo di popolarità?

Nonostante la fama di cui ha sempre goduto, dagli anni ’20 circa i musei americani hanno smesso di esporre ed acquistare pezzi in vetro di Murano, preferendo oggetti con linee e design più moderni. 

L’immortalità del vetro di Murano

Tuttavia la storia dimostra che il vetro di Murano è immortale e prescinde dal tempo.

Ce lo mostra la ciclicità con cui temi e forme risalenti agli albori di questa produzione artigianale sono stati rivisitati o riprodotti in epoche diverse. 

D’altronde, il vetro di Murano è il simbolo dell’arte fine a se stessa: un oggetto inadatto a qualsiasi utilizzo ma di bellezza ipnotica e innegabile.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Illustre Feccia e il subvertising: quando la pubblicità diventa medium sociale e artistico

Anni fa ho avuto la fortuna di essere contattato da uno degli esponenti più importanti in Italia quando parliamo di subvertising, Illustre Feccia, grazie ad un mio refuso all’interno di un editoriale

Artuu Newsletter

Scelti per te

Dalla Breccia di Porta Pia a La dolce vita: Roma celebra 120 anni di cinema italiano a Castel Sant’Angelo

La storia del cinema italiano inizia nel 1905, precisamente il 20 settembre, data fortemente simbolica per la Capitale: nel (poco) lontano 1870, infatti, Roma viene annessa al Regno d’Italia a seguito della Breccia di Porta Pia

La fotografia come “recita”. Juergen Teller ad Atene ci “invita” nel suo mondo

Il 18 ottobre, negli spazi di Onassis Ready, ha aperto You Are Invited, la nuova mostra del fotografo di fama internazionale Juergen Teller, una retrospettiva che raccoglie serie, opere singole e video, mescolando lavori storici e immagini inedite dagli anni ’90 a oggi.

Le strane creature aliene di Ivana Bašić da Francesca Minini

L’ambientazione rigorosa intorno ai bianchi delle pareti da cui sporgono i corpi di Fantasy vanishes in flesh, titolo della mostra e dell’opera all’ingresso, perde la sua chirurgica artificialità per addentrarsi in una dimensione altra e alterata mostrando (in un continuo gioco di parole) un’alterità che guarda al futuro.

Seguici su Instagram ogni giorno