L’arte di Daniele Fortuna si fa Phygital

Getting your Trinity Audio player ready...

In un’era sempre più “digital”, dove la sperimentazione e l’innovazione sono all’ordine del giorno, l’artista Daniele Fortuna, classe 1981, ha scelto di stabilire un originale collegamento tra fisico e digitale, attraverso la creazione di interessanti opere Phygital, ricontestualizzando il proprio lavoro artistico e oltrepassando la staticità dell’arte tradizionale.

L’affascinante connubio fisico-digitale nelle opere di Daniele Fortuna prevede l’inserimento di un monitor di design all’interno delle sue classicheggianti sculture in legno, enfatizzando quel ponte tra passato e presente già implicito nella sua produzione e nella sua poetica ed esplorando nuove modalità di fruizione, valorizzazione e collezionismo.

«L’opera phygital è un’idea fantastica – spiega Fortuna- perché aiuta a non risentire di quel distacco tra intangibile e tangibile che potrebbe incutere timore. È il giusto compromesso per non realizzare una “violenza” nei confronti del passato facendo in modo che il presente mantenga un rapporto con il fisico e con la materia, che nella mia ricerca artistica è qualcosa di fondamentale.»

L’opera fisica diventa, in questo modo, il luogo ideale dove fruire opere digitali, in un’ottica interessante di multimedialità, poiché più media sono coinvolti contemporaneamente e, allo stesso tempo, transmedialità, in quanto avviene una vera e propria migrazione tra media di immagini, figure, storie.

La collezione phygital di Daniele Fortuna, presentata lo scorso venerdì 11 agosto nella sede Deodato Arte di Pietrasanta, è il frutto di un lavoro congiunto: «Tante teste diverse – ci dice l’artista – hanno collaborato per la realizzazione di questo risultato finale. È importantissima la scelta delle persone con cui lavorare: non possono mancare visioni, desideri e prospettive comuni. Con Deodato e il suo team e con Matteo Succi (in arte Svccy), digital artist e graphic designer italiano che mi ha aiutato nella resa finale delle mie opere digitali, si è creata immediatamente quella sintonia vincente che ci ha permesso di ottenere un prodotto in grado di soddisfare tutti».

Sono quattro le opere digitali create, dei video per la precisione, ognuno con la propria tiratura. Tra viaggi all’interno delle sculture e processi di distruzione e ricostruzione artistici, l’artista dà vita a scenari onirici e ipnotizzanti innescando negli spettatori un senso di pace e spingendoli ad una spontanea riflessione sul tempo, sul passato e sul presente. «Tutti questi video parlano di me, delle mie ricerche artistiche e personali. Ad esempio, in Colormination – questo il titolo di uno degli NFT – l’accostamento di molteplici colori mette in risalto diverse sfaccettature della personalità di ognuno di noi, come se ad ogni colore corrispondesse una sfumatura del nostro carattere, un pregio o un difetto che ci contraddistinguono come persone uniche e inimitabili. In Reborn, invece, ho voluto rappresentare una scomposizione artistica per suggerire la necessità di andare sempre nel profondo, senza fermarsi alla superficie delle cose».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno