Banksy risponde al Segretario dell’Interno inglese dopo essere stato criticato per la sua ‘vile’ opera d’arte a Glastonbury

Lo straordinario artista urbano Banksy ha risposto mercoledì alle critiche espresse nei suoi confronti dal Segretario dell’Interno britannico, James Cleverly. Quest’ultimo aveva precedentemente stigmatizzato l’opera d’arte di Banksy, presentata di recente al festival musicale di Glastonbury, che raffigurava un gommone gonfiabile.

In una recente intervista rilasciata a Sky News, Cleverly ha definito l’opera di Banksy “vile e inaccettabile”. Attraverso la piattaforma Instagram, Banksy ha contrattaccato, dichiarando che una tale reazione gli è sembrata “un po’ esagerata”.

“La vera barca che finanzio, la MV Louise Michel, ha salvato lunedì sera 17 bambini non accompagnati in pieno Mediterraneo.” ha scritto l’artista. “Come punizione, le autorità italiane l’hanno detenuta, cosa che a me sembra vile e inaccettabile.”

Cleverly, durante l’intervista a Sky News, ha sostenuto che l’opera di Banksy fosse “una celebrazione della perdita di vite nel canale della Manica”. Quando al segretario è stato chiesto se fosse possibile che Banksy, “che crea commenti politici su molte cose”, potesse essere stato critico nei confronti della incapacità del governo conservatore di far fronte all’industria del traffico di migranti, Cleverly ha evitato di rispondere direttamente.

Invece, l’uomo politico ha attaccato il partito laburista del Regno Unito, affermando che “aspira a gestire il controllo delle frontiere” e ha ostacolato gli sforzi conservatori per limitare l’afflusso di migranti in Gran Bretagna.

Secondo l’Osservatorio sulla Migrazione dell’Università di Oxford, il numero di migranti che raggiungono la Gran Bretagna attraverso piccole imbarcazioni che attraversano il canale della Manica è aumentato in modo significativo dal 2018. Nel primo semestre del 2024, sono state registrate 12.646 arrivi da piccole imbarcazioni, con un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La migrazione è stata un tema predominante al festival di Glastonbury di quest’anno, con un’intera sezione del festival, chiamata Terminal 1, dedicata all’argomento.

Il Louise Michel è un’ex nave militare francese di 98 piedi finanziata da Banksy attraverso la vendita delle sue opere d’arte; svolge missioni di ricerca e salvataggio lungo la costa europea. La nave è stata varata nel mese di agosto del 2019 e ha salvato 350 persone durante la sua prima settimana in mare. E’ stata sequestrata dalle autorità italiane a seguito di un tentativo di salvare 37 migranti nel Mediterraneo centrale.

Negli ultimi anni, l’argomento delle migrazioni e dell’accoglienza di rifugiati è diventato un terreno comune per polemiche e tensioni. Tuttavia, con l’opera presentata a Glastonbury, l’intento di Banksy sembra essere quello di evidenziare ancora una volta la gravità della situazione e la necessità di un intervento umano e compassivo. Un’arte di denuncia che, come di consueto per l’artista, non lascia indifferenti.

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