Kate Pincus-Whitney: Vivere e Dipingere la scena culinaria di Los Angeles.

Kate Pincus-Whitney, artista affermata per i suoi nature morte in stile “massimalista”, è riuscita a conquistare un seguito numeroso e appassionato. I suoi quadri raffigurano tavole imbandite per cene o picnic, molto dettagliate e sfarzose, tanto che è facile per lo spettatore immaginarsi partecipe di un banchetto festoso imminente, un’esperienza estetica e gastronomica allo stesso tempo.

Diagnosi di dislessia e di stereociechità (l’incapacità di percepire la profondità) all’età giovane, l’artista ha appreso velocemente ad esprimersi attraverso l’arte. Trova ispirazione nella vibrante e variegata scena culinaria di Los Angeles, nonché nel potere del cibo di riflettere la politica, la cultura e l’identità.

Il suo spazio creativo è un capiente e luminoso studio nel centro di Los Angeles, illuminato da enormi finestre che si affacciano sulla grigia e trafficata Interstate 10. Le pareti del suo spazio sono divise da quelle del marito, l’artista Merrick Adams. La luce naturale, la musica sempre in sottofondo e il profumo del cibo di strada di Los Angeles che si insinua nel suo studio mentre dipinge, sono le costanti nel processo creativo di Pincus-Whitney. L’odore di peperoncini verdi arrostiti, asado e spezie inconfondibili, suscitano continua ispirazione e piacere nel lavoro.

Il 29 giugno, la Pincus-Whitney inaugurò la sua mostra personale, intitolata significativamente “Vivere e Dipingere a Los Angeles”, presso la galleria Anat Ebgi. Fondamentalmente, è una lettera d’amore alla città e alla sua scena culinaria, dove ogni pittura è un omaggio a un diverso quartiere. Pincus-Whitney rende tributo alla sua infanzia e alle lezioni apprese passando del tempo in cucina con la madre e la nonna.

Il suo ultimo lavoro, “Vivere e Dipingere a Los Angeles / Sai di Casa”, che rimarrà aperto fino a metà agosto, è una profonda esplorazione del concetto di “casa”, delle motivazioni storiche sull’idea del paradiso e dello sublime. Emerge l’indagine di Los Angeles come soggetto, oggetto, verbo e la storia di questa cittàriguardo la cucina, la cultura, la politica, l’identità, il concetto di casa, la magia e la contemporaneità. L’artista si interroga su come si possa catturare l’essenza di un luogo e come il cibo svolga un ruolo chiave nella psicologia della nostra identità e comprensione di noi stessi.

La sua pittura, benché incentrata su Los Angeles, tocca temi universali: il senso collettivo, personale ed esistenziale di cosa significa essere umani. Come un pasto che ci ricorda e sa di casa, “come si possono catturare i sapori, le spezie, le identità, le storie, i ricordi che tutti contribuiscono al gusto del luogo? Il sapore di casa?” riflette l’artista.

Pincus-Whitney, con il suo stile espressivo e cromatico, riuscì, attraverso la sua arte, a proporre uno sguardo intimo, delicato ed estetica della città di Los Angeles, rendendo protagonista la gastronomia come simbolo culturale, identitario e socio-politico.
Da non dimenticare lo straordinario contributo all’arte contemporanea di questa artista unica nel suo genere, capace di amalgamare nella sua tavolozza colori intensi, sapori, culture e memorie, creando opere d’arte dal retrogusto nostalgico e affascinante.

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