La Liberazione di Macerata in mostra: un viaggio nel tempo tra storia e memoria

Macerata, affascinante città delle Marche, è protagonista di un suggestivo ritorno al passato, grazie all’apertura di una mostra dal titolo evocativo “La liberazione di Macerata nelle carte degli alleati”. Siamo negli spazi accoglienti dell’Università cittadina, teatro di una rievocazione storica di grande impatto emotivo, dedicata all’80° anniversario della liberazione delle Marche.

La curatela dell’esposizione è frutto del lavoro attento e appassionato di Andrea Paolini e Mara Picone. Il taglio di questa rassegna è tutto fuorché scontato. Si punta a illuminare un aspetto fondamentale e poco esplorato della liberazione: il ruolo degli Alleati. La mostra plonge nel fondo archivistico “Marche liberate”, raccolto grazie alla rigida ricerca documentaria dello storico anglosassone Roger Absalom (1929-2009). Un patrimonio di conoscenza e testimonianze che la Fondazione Carima ha deciso di donare all’Istituto storico di Macerata, con l’intento di valorizzare e renderlo accessibile al pubblico attraverso esposizioni e pubblicazioni.

La cerimonia di apertura ha offerto momenti di grande commozione. Tra i presenti, una figura si distingue per le sue memorie personali e dirette della liberazione: Giuseppe Cerquetti, di 96 anni. La sua presenza è stato un privilegio, rendendo ancor più vivo e tangibile il coro di voci e immagini che risuona nelle sale espositive. Il tutto è stato coordinato con maestria da Lina Caraceni.

C’è un collaborazione e sinergia tra istituzioni per portare avanti questo progetto. La mostra è promossa dall’Istituto storico Macerata, il Comune di Macerata e la Fondazione Carima, con il patrocinio di Anpi Macerata, Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, Case della Memoria di Servigliano e Urbisaglia. La mostra sarà visitabile liberamente dal lunedì al venerdì, fino al 12 luglio.

Un protagonista importante della narrazione è l’ufficiale britannico Roger Absalom, che durante la campagna d’Italia del secondo conflitto mondiale ebbe possibilità di conoscere in prima persona la Resistenza e gli ambienti di guerra. Fu proprio in quegli anni, e successivamente durante i suoi studi universitari nel nostro Paese, che nacque il suo interesse per la storia contemporanea italiana. Il fondo “Marche liberate”, costituito da un centinaio di documenti angloamericani, è un tassello importantissimo per ricostruire il ruolo degli Alleati nella Liberazione delle Marche e nella successiva ricostruzione politico-economica della Regione.

E’ entusiasmante notare come storie così lontane nel tempo riescano ancora a parlare al nostro presente, grazie a iniziative come questa. La mostra è un’opportunità imperdibile per tutti coloro che vogliano avvicinarsi alla storia della liberazione delle Marche, approfondendo un punto di vista differente e al tempo stesso fondamentale. Come un viaggio emozionante e appassionante nella memoria, tra documenti inediti e testimoni diretti di un pezzo di storia del nostro Paese, ancora da scoprire.

Infine, un doveroso omaggio alla Fondazione Carima che, attraverso il sito www.marcheliberate.it, ha permesso a un patrimonio documentale di eccezionale valore di essere consultato liberamente ed essere fonte di arricchimento per studiosi, appassionati o semplici curiosi. Visitare la mostra sarà come tuffarsi in un pezzo di storia ancora troppo poco conosciuto, ma di fondamentale importanza per comprendere le dinamiche che hanno portato alla liberazione di Macerata e delle Marche. Una storia di resistenza, coraggio e speranza, che attende solo di essere raccontata e ascoltata.

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