A Lecce arriva la 18esima edizione del Teatro dei Luoghi

Sabato 15 giugno ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce è stata presentata la XVIII edizione del Teatro dei Luoghi Festival Internazionale 2024. In programma, 11 giorni ricchi di eventi, musica, danza e teatro, e molti ospiti. Sottotitolo di quest’anno è Nessuna terra in vista, un omaggio al Premio Pulitzer, poeta e traduttore statunitense di origine serba, Charles Simic. La rassegna si aprirà lunedì 15 luglio con Don Chisciotte, uno spettacolo itinerante tra vicoli e piazze, organizzato da Teatro dei Venti. La manifestazione seguirà con appuntamenti giornalieri che accompagneranno il pubblico fino al 25 luglio.

Il progetto mira, attraverso la promozione dell’arte e della cultura, a dare maggiore valore al luogo in cui si realizza il processo culturale, portando spettacoli e performance in spazi che, oltre che fisici, possano essere anche sociali. Dal 15 al 25 luglio, saranno sei i luoghi del capoluogo salentino in cui sarà possibile assistere a una o più tra le 18 esperienze proposte.

“Sono 18 anni di teatro dei luoghi e siete ancora in alto mare!” scherza Paolo Ponzio, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, riprendendo il sottotitolo Nessuna terra in vista, “Si naviga in alto mare, ma dopo i 18 anni penso si sia imparato a navigare e ad avere una traiettoria”. È rilevante l’attenzione che Cantieri Koreja ha dimostrato negli anni, partendo dall’interno, ma puntando oltre. “Bisogna saper guardare quello che succede nel nostro territorio e avere l’occhio rivolto a ciò che accade fuori. È un mix obbligatorio per chi vuole creare qualcosa di nuovo. È importante per fare in modo che noi pugliesi possiamo crescere a livello nazionale e internazionale. Per noi non esistono teatro politico, sociale, eccetera. Il teatro è teatro ed è sempre orientato alla bellezza. Qualsiasi atto performativo è fatto per il bene dell’umanità, per il nostro”.

Anche Aldo Patruno, Direttore generale del Turismo e della Cultura della Regione Puglia, è intervenuto per ricordare la necessità di iniziative di questo tipo per muoversi verso il progresso, nel quale la cultura riveste un ruolo di primo piano. “Ci interessa parlare di progresso su tutti i fronti. Di welfare, come benessere, stare e vivere meglio, essere felici. La cultura non può non stare insieme a tutto il resto. Bisogna affrontare i vari temi che, attraverso la cultura, consentono di affrontare i due obiettivi storici dell’Unione Europea: inclusione sociale e coesione territoriale. Dobbiamo avere la responsabilità, nell’ambito della cultura, di accorciare le distanze. Per permettere a tutti di accedere, non solo alla cultura, ma anche a servizi e competenze”.

What will happen tomorrow_Bremo x Parini Secondo_credit Eleonora Mari

Il festival punterà su tre fuochi” ha spiegato Salvatore Tramacere, direttore artistico di Koreja. Il primo fuoco è rappresentato dal centro storico della città. Lunedì 15 luglio, a dare avvio alla manifestazione, sarà il gruppo di ricerca teatrale modenese Teatro dei Venti, con uno spettacolo itinerante dedicato alle imprese di Don Chisciotte. Gli attori condurranno una parata di strada che da Porta Napoli si muoverà in un viaggio onirico tra vicoli e piazze, fino in Piazza Sant’Oronzo. 

I luoghi scelti per i primi giorni saranno il Convitto Palmieri, con gli spazi del teatrino e del chiosco, e la vicina Chiesa di San Francesco della Scarpa, che dal 16 al 18, ospiterà Senza Titolo, un’installazione performativa del regista teatrale e scenografo riconosciuto a livello internazionale Romeo Castellucci. Con la compagnia teatrale Socìetas, porterà in scena una riflessione sul tempo e sullo spazio.

Mercoledì 17, presso il Teatrino, la doppia replica dell’opera La conversione di un cavallo. Tableaux vivants da Caravaggio, di Ludovica Rambelli Teatro. Protagonisti saranno i corpi degli attori e oggetti di uso comune a formare 23 tele di Caravaggio, direttamente davanti al pubblico. L’ultimo appuntamento del “primo fuoco”, si svolgerà il 18 luglio nel Chiostro: Andrea Baracco / Cardellino srl, in Metamorfosi, un’interpretazione tratta da Le Metamorfosi di Ovidio, sui “racconti più famosi dell’antichità e di tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani”.

Il secondo fuoco sarà il Monastero degli Olivetani. Venerdì 19 luglio il Chiostro del complesso ospiterà il vincitore del premio Strega 2015 Nicola Lagioia con Presto saprò chi sono, una lezione sull’arte di raccontare storie attraverso la letteratura, da Omero ai giorni nostri. A conclusione, Pippo Delbono presenterà Di notte, spettacolo “costituito di poesie e nato da un bisogno. Il bisogno di scrivere per sentirsi liberi”. Sabato 20, la serata sarà dedicata allo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, che presenterà L’alfabeto delle emozioni, una narrazione appassionata su forza e fragilità umana. La triade si concluderà con la giornalista Concita De Gregorio, accompagnata dalla voce della pugliese Erica Mou. Le due si esibiranno in Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale, nella rivendicazione in musica di esempi di donne messe a tacere.

Dewey Dell

Il terzo fuoco sarà il Parco archeologico di Rudiae, in cui si svolgeranno le ultime serate, complici la luce del tramonto e la bellezza del luogo. Martedì 23, dopo la performance Voodoo di Masque Teatro, si potrà assistere a Deriva traversa con la compagnia di danza e performing arts italiana Dewey Dell. Il giorno dopo, Spellbound Contemporary Ballet si esibirà con The Real You

Per la serata finale del 25 luglio, Parini Secondo presenterà SPEEED, “progetto coreografico e musicale ispirato dal fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni 90 nei club di Tokyo”. A seguire, anche Bremo con WHAT WILL HAPPEN TOMORROW, “una rock opera spudoratamente pop”.

What will happen tomorrow_Bremo x Parini Secondo_credit Eleonora Mari

Due le novità da segnalare. La prima è SUOLE DI VENTO pratiche d’arte, tre giorni di formazione durante i quali professionisti del mondo della cultura (narrativa, giornalismo, arti figurative) dialogheranno con oltre 50 partecipanti sui fondamenti del mestiere e la profondità della vocazione, raccontando il proprio modo di “fare arte”. Undici i maestri presenti: Nicola Lagioia, Concita De Gregorio, Stefano Massini, Francesca Mannocchi, Pippo Delbono, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, Elena Bucci, Alfredo Pirri, Stefano Ricci, Licia Lanera, coordinati da Alessandro Toppi.

La seconda novità è Teatro dei Luoghi OFF, “il dopo festival di cui non avevate bisogno”, il cui centro sarà tutto, fuorché il teatro. Dal 19 al 24 luglio, a partire dalle 22, l’Ortale dei Cantieri Teatrali Koreja ospiterà attività di yoga, mixology, slam poetry, lettura di tarocchi e molto altro, in un momento di condivisione e libertà espressiva.

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