Il Fascino Sotterraneo dei Dipinti da Bagno di Ryan Huggins.

Nel cuore della vivace capitale inglese, in uno scenario cartolina tipicamente londinese, si trova la galleria a. SQUIRE. Ma una volta entrati, l’ambiente britannico riverberato dalle lievi note di tè e biscotti lascia spazio ad un’atmosfera totalmente diversa: siamo catapultati nel bagno “Pluto” di Essen, Germania, attraverso i coinvolgenti dipinti ad olio di Ryan Huggins. Nell’installazione della galleria, un pilastro di vetro opaco trasforma lo spazio espositivo in un’estensione delle stesse stanze raffigurate nei dipinti, creando un dialogo intimo con le opere e immergendo lo spettatore nell’atmosfera sotterranea propria dei bagni gay.

Huggins, artista di base a Düsseldorf, è affascinato dalla vitalità e dai riti che animano “Pluto”, tanto da trasformarlo nel protagonista principale di sedici oli su tela. Problematizzando i concetti di esibizionismo e riservatezza, Huggins suddivide l’opera in quattro serie di quattro tele, rappresentando ciascuna una diversa sezione dell’intricata complessità architettonica di “Pluto”. La mancanza di luce naturale nella sauna viene rispecchiata nell’indeterminatezza temporale dell’opera, che non ha inizio né fine, e participa alla resa di un’atmosfera avvolgente e delicatamente seducente.

La prima serie di dipinti raffigura figure maschili nude e solitamente singolari, che esplorano i piani iniziali di “Pluto”. Troviamo un uomo in piedi su un balcone, un altro davanti al suo armadietto, catturati in pose che ricordano quelle delle statue della classicità. I seguenti quadri illustrano le aree bar di “Pluto”, luoghi di socialità e condivisione: uomini isolati, in coppia o piccoli gruppi, delimitano i propri territori di incontri e sguardi. Nonostante una consuetudine quasi liturgica del luogo, lo spazio si mantiene aperto all’ambiguità di interpretazione, spingendo lo spettatore a partecipare al gioco visuale proposto da Huggins.

Ma è nella sauna principale che la ricchezza descrittiva dell’artista raggiunge l’apice: tre figure maschili, poste sotto la cascata d’acqua, evocano le forme e le posture delle sculture greche antiche. Dall’altra parte, la rappresentazione del secco, termine per indicare la sauna secca, risulta quasi ironicamente umida nell’intimità della prossimità dei corpi ritratta.

Per quanto i quadri di Huggins risplendano della passionalità del mondo notturno gay, c’è anche qualcosa di malinconico nelle sue scene. Come Edmund White, celebre scrittore gay, affermava, una vita votata al piacere può essere talvolta una vita malinconica. E così, come in una sorta di danza dolce-amara, i dipinti da bagno di Huggins si offrono allo spettatore tra l’attrazione del piacere e la consapevolezza di una solitudine condivisa, ampliando i confini della rappresentazione pittorica contemporanea.

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