Recenti scoperte hanno portato alla luce quella che gli studiosi ritengono essere una scultura antica di una razza (manta o stingray), opera d’arte che mette in discussione la linea temporale consolidata dell’espressione artistica umana. Tale rivoluzionaria affermazione deriva da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista di ricerca “Rock Art Research”.
Un gruppo di esperti dell’Università Nelson Mandela e dell’Istituto sudafricano per la Biodiversità Acquatica ha svolto una serie di analisi sulla presunta opera d’arte, precedentemente scambiata per una formazione rocciosa simmetrica lungo la costa del Sud Africa, nei pressi di Still Bay, scoperta nel 2018. Le tecniche utilizzate includono la datazione tramite luminescenza stimolata otticamente. I risultati suggeriscono l’ipotesi che si tratti di un “ammoglyph”, ovvero un’incisione realizzata nella sabbia che, nel tempo, si è indurita trasformandosi in pietra. A supporto di questa teoria contribuiscono la simmetria dell’oggetto e le scanalature superficiali.
Stando a questa nuova teoria, circa 130,000 anni fa, un umano incise nella sabbia l’immagine di una razza che aveva trovato sulla spiaggia. La razza, oltre che essere un’ottima fonte di cibo, avrebbe potuto rivestire un importante significato simbolico, facilitando la narrazione di storie nell’età primitiva. Anche se sono necessarie ulteriori analisi per confermare queste ipotesi, la scoperta sta già rivelando che l’impulso dell’espressione creativa umana ebbe inizio molto prima di quanto inizialmente pensato.
Il team di ricerca ritiene che la pietra sia stata creata durante il Paleolitico medio, anticipando gli esempi precedenti di arte figurativa di circa 85,000 anni. Prima di questa scoperta, l’opera d’arte figurativa più antica conosciuta era una pittura rupestre raffigurante un maiale situato in Indonesia, datata 45,000 anni fa. Con il presente studio, il team suggerisce un’interessante connessione tra l’astrazione e il realismo nelle prime manifestazioni artistiche.
Questa scoperta rappresenta, per l’archeologia e la storia dell’arte, un significativo passo avanti. Le nuove acquisizioni sulla storia dell’espressione artistica umana avranno un impatto rilevante sulla comprensione dell’evoluzione della creatività e dell’astrazione nell’arte. Ancora una volta, l’arte continua a sorprendere, grazie alla sua capacità di confermare, o in questo caso sfidare, le teorie consolidate, aprendo nuove e affascinanti prospettive di studio.
Non resta che attendere gli sviluppi futuri dello studio, con la speranza che prove più approfondite possano confermare o smentire queste audaci rivendicazioni. Ciò nonostante, ciò che è certo è che la nostra comprensione dell’espressione artistica umana, e del ruolo che essa ha giocato nella evoluzione culturale dell’uomo, continua a evolvere, offrendo una nuova e affascinante lettura della storia dell’arte.
