La mattina del primo luglio 2024 porta con sé una serie di notizie rilevanti dal mondo dell’arte e della cultura. Ogni giorno accadono eventi degni di nota e oggi, condividiamo con voi alcuni dei più importanti e stimolanti avvenimenti.
Il ***CENTRO POMPIDOU DI JERSEY CITY*** non vedrà la luce. I politici del New Jersey hanno deciso di ritirare i fondi per il museo pianificato nella città di Jersey. Tale struttura, formalmente nominata Centre Pompidou x Jersey City, avrebbe rappresentato il primo satellite nordamericano gestito dal famoso museo d’arte moderna basato a Parigi. Il progetto è stato messo in pausa a tempo indeterminato per via dei costi di gestione e delle problematiche legate all’impatto del COVID e ai conflitti globali sulla catena di approvvigionamento.
Nonostante tutto, l’arte si ribella e trova nuovi modi per esprimersi. Ad esempio, al torneo di ***WIMBLEDON***, delle opere d’arte che imitano le pubblicità di Barclay stanno compiendo un’azione di protesta contro i legami della banca con le industrie di combustibili fossili e i produttori di armi israeliani. L’arte qui diventa strumento di critica sociale e ambientale.
Inoltre, vi è un capitolo felice che riguarda il ritorno dell’orologio d’argento rubato a ***THEODORE ROOSEVELT***. Questa reliquia familiare, che apparteneva all’ex presidente americano, è stata ritrovata e restituita nella sua antica casa, il sito storico di Sagamore Hill, a Long Island, New York.
Successivamente, giunge la notizia di un misterioso “inadempiente fiscale” nella Regione Basca in Spagna, che ha deciso di regolare una parte significativa del suo debito cedendo oltre 200 incisioni di ***FRANCISCO DE GOYA*** e altri 87 pezzi d’arte, del valore complessivo di oltre 4,3 milioni di dollari.
Rimaniando in tema artistico, ma nel contesto cinematografico, diventa di pubblico dominio la notizia che i registi francesi ***BENOÎT JACQUOT*** e ***JACQUES DOILLON*** sono stati presi in custodia, a causa delle accuse di violenza sessuale che hanno ricevuto da alcune attrici, tra cui Judith Godrèche.
Infine, è con dispiacere che apprendiamo che la Galleria ***PRAZ-DELAVALLADE*** chiuderà definitivamente i battenti. Sebbene motivi di salute stiano alla base di questa decisione, è anche emerso che le gallerie indipendenti devono fare i conti con problematiche sempre più pressanti nel panorama dell’arte contemporanea.
In conclusione, tutto questo ci ricorda come l’arte e la cultura siano, nonostante le difficoltà, settori viventi e in continua evoluzione, capaci di emozionarci, farci riflettere e, talvolta, anche di sconvolgerci. E questo vale non solo per i grandi eventi, ma anche per le piccole storie che spesso rimangono nascoste dietro le quinte. La bellezza dell’arte risiede proprio in questo: ogni giorno può sorprenderci con qualcosa di nuovo.
