Ricordando Barbara Gladstone: una Lucina nel Mondo dell’Arte

In un lutto improvviso e profondo, il mondo dell’arte ha dovuto dire addio, lunedì, a una delle sue figure più iconiche: Barbara Gladstone, la leggendaria dealer d’arte che ha definito un’era nel panorama artistico di New York.

Barbara Gladstone ebbe un profondo impatto sul mondo dell’arte, fondando la sua galleria nel 1980 in un minuscolo spazio sulla 57th Street, prima di cercare locali più ampi. Nel 1983, si trasferì a SoHo e poi a Chelsea nel 1996, sottolineando l’importanza della crescita organica, in sintonia con le fluttuazioni e le effervescenze che meglio servivano gli artisti, come un tempo confidò a ARTnews. I suoi spazi espositivi hanno diffuso l’arte nei quattro angoli del mondo: da Bruxelles a Seoul, da Roma a Los Angeles, senza dimenticare i tre spazi storici di New York.

Per anni, Barbara ha forgiato la sua galleria come uno degli spazi commerciali blue-chip con una forte visione curatoriale, puntando verso il concettuale. Tra gli artisti che ha saputo portare alla ribalta troviamo nomi del calibro di Matthew Barney, Jenny Holzer, Richard Prince, Sarah Lucas, George Condo e molti altri.

Diversi luminary del mondo artistico hanno voluto ricordarla, raccontando l’indimenticabile figura che era Barbara Gladstone. “Ci sono milioni di parole che potrei usare per descrivere la mia cara amica, ma nessuna sembra abbastanza vivida”, dice uno di essi. Barbara era una donna di coscienza, equilibrata dal punto di vista emotivo e intellettuale, forte, leale e inflessibile quando serviva. Era altruista, gentile senza essere sentimentale e molto coinvolta con gli artisti e il personale che le procuravano immensa gioia quando le loro voci diventavano più chiare e progredirono lungo il cammino che avevano sognato.

Barbara aveva molti amori. Amava la storia dell’architettura e le più recenti innovazioni tecnologiche, benché la spaventasse l’intelligenza artificiale prima che molti ne conoscessero l’esistenza. Era dotata di un gusto raffinato e incarnava l’eleganza; la sua tavola, attorno alla quale molti di noi si radunavano spesso, era imbandita con uno sguardo attento alla bellezza sobria e tutti i suoi capi neri sembravano, in qualche modo, colorati.

Barbara era, riassumendo, una forza implacabile nell’ambito dell’arte, una guida e mentore per artisti emergenti e affermati. Il suo ricordo rimarrà indelebile in coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di apprendere da lei. La sua passione, la sua dedizione e la sua ferma volontà di combattere per ciò che credeva la rendono una figura iconica, un vero faro nel firmamento dell’arte contemporanea che continuerà a brillare per le generazioni a venire.

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