Un gentleman con maschera antigas e milioni di followers: l’ultima frontiera della performance è su Tik Tok

Getting your Trinity Audio player ready...

Sergio, questo il suo nome all’anagrafe, è un vero gentlemen. Il suo personaggio è seguitissimo e i followers hanno raggiunto il milione e duecentomila su TikTok e quasi trecentomila su Instagram. Nei suoi video dal sapore retrò c’è un mix di cultura, autoironia e mistero, con l’intelligenza di non prendersi mai troppo sul serio. Un pomeriggio d’inverno sono andata ad intervistarlo nella sua villa appena fuori Palermo e ho scoperto chi si cela dietro la maschera antigas di questo fenomeno tutto italiano. 

La nostra inviata Carola Arrivas Bajardi con gentleman.gasmask

Quando arrivo piove a dirotto, l’illuminazione scarseggia ed è già buio, prima ancora di scendere dall’auto parcheggiata mi accorgo che lui è già lí, mi è venuto a prendere con l’ombrello. La villa dove Sergio abita è anche il “set cinematografico” dei suoi video virali. È una casa ottocentesca arredata dalla bisarcavola (la bisnonna del nonno) in stile Napoleone III e Liberty. Sergio indossa un completo elegante e scarpe lucide, il suo abbigliamento s’ intona perfettamente con l’atmosfera desueta della sua casa. Sono piuttosto curiosa e lui mi mostra arredi vintage, grammofoni, specchiere, carillon e teatrini dipinti con i re e le regine del Madagascar, poi mi fa accomodare sul divano.

Com’è iniziato tutto? 

È iniziato per puro divertimento, nulla di troppo serio, organizzavo delle feste in casa e allora, per fare un po’ lo spiritoso, indossavo una delle divise o delle giacche che appartengono alla mia famiglia, poi è successo che la nonna mi ha regalato una maschera.

Quindi la maschera antigas è un regalo della nonna?

Si, abbiamo lo stesso estro, però lei si interessa di antiquariato.

Raccontami com’è andata esattamente.

Era il 2017 quando me l’ha regalata, quel giorno indossavo un completo e lei è venuta a casa mia con la maschera antigas del nonno, che era un ufficiale della difesa antiaerea della città di Palermo. A livello estetico mi è sembrata subito una cosa un po’ curiosa, bizzarra, e poi ricorda un po’ la serie Doctor Who.

Doctor Who?

È una serie britannica di fantascienza anni Novanta, dove c’è un virus venuto da un altro pianeta che trasforma la faccia delle persone in maschere antigas. In pratica tu assorbi il virus e ti spunta una maschera antigas sulla faccia, è una cosa allucinante.

Quasi una premonizione della pandemia, quindi il tuo personaggio è ispirato a quella serie?

Il personaggio è mio, anche se a livello estetico c’è qualcosa che ho visto quand’ero piccolo in un episodio di “Doctor Who” che è rimasto impresso nella mia mente.

Raccontami del primo video che hai realizzato con la maschera antigas?

Durante la pandemia, soprattutto per la noia, ero in casa e non sapevo che fare, allora ho pubblicato un video in cui ballavo il charleston con la maschera antigas.

@gentleman.gasmask London, 13 february 1943. «I'm drunk – cheerio». #charleston #gasmask #ww2memes #ww2 #vintage #weird ♬ Charleston – Michael Law's Piccadilly Dance Orchestra

La noia è molto utile quando sei un creativo, ma tu come mai sai ballare il charleston?

L’ho imparato per caso, ascolto spesso questo genere di musica.

Ti definisci “vintage enthusiast”, sei un appassionato degli anni Venti?

Si, sono attratto da tutto il periodo che va dal Liberty fino agli anni Trenta, compresa l’Art deco.

Hai immaginato la vita di questo personaggio o è semplicemente il tuo alter ego? 

Gentleman.gasmask è il mio alter ego, l’estensione di alcuni tratti della mia personalità. È l’altra faccia della medaglia, il mio lato istrionico, autoironico, ma alla fine sono sempre io.

Com’è nato il nome?

Banalmente ho pensato a qualcosa di super riconoscibile e semplice. Indosso una maschera antigas, mi vesto in maniera desueta ed elegante ecc., quindi gentleman.gasmask. Una cosa, se vuoi, che è anche banale, ma è catch, la riconosci subito.

Quando ti sei accorto che stavi cominciando ad avere milioni di followers?

Mi sono iniziato a rendere conto che il numero di follower su TikTok cresceva esponenzialmente nel 2022. C’è stato un mio video che è esploso e ha avuto quasi trenta milioni di visualizzazioni in un paio di giorni (per la precisione 28.7 milioni), da lì la crescita ha avuto un’impennata e in due mesi è cambiato tutto.

@gentleman.gasmask

♬ original sound – Georgia 🔵✔️

Hai ricevuto proposte pubblicitarie?

Finora solo collaborazioni a livello di abbigliamento, non a titolo economico, questo completo che sto indosso, ad esempio, mi è stato dato in cambio di pubblicità.

Quello che fai potrebbe diventare una professione, ma tu cosa vuoi fare da grande?

Bella domanda, mi piacerebbe innanzi tutto continuare con i miei studi universitari e magari fare anche un dottorato di ricerca, possibilmente insegnare all’Università. Sono alla triennale di Storia e Filosofia con indirizzo storico, vorrei continuare ad interessarmi di nazioni, processi nazionali e post colonialismo.

Trascorri molto tempo sui libri?

Per quanto riguarda l’Università il giusto, per i fatti miei invece approfondisco moltissimo, trascorro giornate intere a leggere le cose che mi interessano.

Come influiscono i tuoi interessi e i tuoi studi nei video che fai?

Ti faccio un esempio. Uno dei miei più grandi interessi è la moda di primo Novecento, prendendo spunto da Charlie Chaplin ho realizzato un video in cui mi stacco il colletto e faccio a pugni. Devi sapere che all’epoca si indossavano i colletti staccabili (io a casa ce li ho) e la prima cosa che facevano prima di litigare era staccarsi il colletto.

@gentleman.gasmask

♬ original sound – LWC

Nei tuoi video riesci a creare un’atmosfera vintage, come li realizzi?

In modo molto semplice, li faccio in maniera amatoriale con il mio treppiedi, non ho luci professionali, però ci sono video in cui sono quasi in penombra che hanno avuto ugualmente moltissimi like.

Con questi abiti potresti fare cinema, ti mai ha contattato qualcuno?

No, non ancora.

Nella vita di tutti i giorni come ti vesti?

In maniera po’ di meno desueta rispetto ai miei video, seguo comunque l’eleganza classica.  

Il tuo passato coincide in parte con quello dei Gattopardi di Sicilia, è su questo che ironizzi nei tuoi video?

Mi piace essere autoironico con questo mio passato, ma anche fare riferimento una narrazione diversa dalla solita mafiopoli. Ci sono millenni di storia in Sicilia dei quali si potrebbe parlare, sfortunatamente all’estero veniamo ancora ricordati per il Padrino.

Ti senti particolarmente legato alla tradizione?

No, sono essenzialmente un figlio del Ventunesimo secolo, utilizzo la tecnologia, mi piace. Non sono neanche un nostalgico, medicina e tecnologia credo mi siano particolarmente utili, compresi tutti gli avanzamenti dal punto di vista sociale. Invece in molte famiglie siciliane come la mia c’è questa cultura del non esporsi, del non mostrare la casa, dell’essere particolarmente formali, cose che comunque mi sembrano di facciata.

Al tuo posto farei tesoro di questa “cultura del non esporsi”, cosa che fai già con la maschera che ti garantisce un certo anonimato e una certa libertà. Avrai notato che con i followers basta un battito di ciglia per passare dalle stelle alle stalle!

Si assolutamente sì, sui social è proprio così.

Hai mai comprato followers?

Mai, si può fare ma è completamente inutile. Ormai funziona tutto tramite algoritmi, se l’algoritmo si rende conto che hai un pubblico con il quale non c’è engagement, che non è genuino, i video non girano, quindi è uno spreco di soldi.

Ti scrivono fans innamorati del tuo personaggio? 

Ogni giorno. Alle volte sono anche troppo espansivi, con tanto di dichiarazioni d’amore!

Dopo l’intervista Sergio mi offre un passito e una gelatina al mandarino preparata in casa da sua madre. É un tardivo di Ciaculli, autoprodotto, km zero. Roba da veri gentleman.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno