BOOMing Contemporary Art Show: il futuro è qui

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La fiera d’arte contemporanea che scardina il concetto di “emergente” è visitabile a Bologna fino a oggi 4 febbraio.

Dislocata nel distretto urbano multifunzionale DumBO, a pochi passi dalla stazione centrale, BOOMing Contemporary Art Show 2024 ospita ventitré espositori per un totale di cento artisti, tre progetti speciali, la mostra Generation(Z) a cui partecipano circa cinquanta creativi, due progetti off e un main project. Insomma una vera e propria esplosione di creatività diretta ancora una volta dalla critica d’arte Simona Gavioli, affiancata da Doc Creativity, il network di professionisti delle attività culturali parte di Rete Doc: la più grande piattaforma cooperativa italiana del settore.

BOOMing Contemporary Art Show da sempre si distingue per la sua audace visione del concetto di arte “emergente”, dove l’aggettivo viene inteso sia nell’accezione di urgenza che di momento critico di cambiamento. La fiera si concentra così su gallerie, associazioni e spazi di ricerca che mostrano sensibilità nella selezione degli artisti, basandosi sulla compatibilità di visione e non solo su criteri estetici o funzionali al mercato. L’obiettivo è valorizzare la condivisione di un sentire comune e il portare alla luce realtà spesso trascurate.

L’edizione 2024 si svolge nei giorni della dodicesima ART CITY Bologna e del cinquantenario di Arte Fiera e si sviluppa su quattro sezioni tematiche: ADESSO, Generation(Z), Feminisms e Everyday For Future. Oltre all’esposizione, BOOMing presenta incontri, come quello dedicato all’intelligenza artificiale applicata alle quotazioni di mercato promosso da ARTE Generali Italia, performance, aree speciali e mostre. 

Nello specifico la sezione ADESSO, tema di BOOMing 2024, ospita gallerie che costituiscono la struttura portante della manifestazione, impegnate in un continuo processo di ricerca e crescita. Realtà̀ come Sabato Angiero e la galleria D406, con opere del francese MadMeg, evidenziano l’adesione ai valori della sostenibilità. Gallerie come Zanini Arte esplorano, invece, il “Phigital”, unendo il mondo fisico e digitale.

La sezione Generation(Z), invece, offre uno sguardo sulle nuove generazioni attraverso artisti come Francesca Migone e progetti di gallerie come Cellar Contemporary e Studio d’Arte Raffaelli, con edizioni limitate ed esclusive. Manifestazione di contemporaneità apparentemente più leggera, ma altrettanto critica è alla base del progetto della Deodato Arte con opere di Mr. Brainwash, Richard Orlinski, Miaz Brothers e Mr. Savethewall.

Feminisms, sempre presente a BOOMing, prima fiera italiana ad averla introdotta nell’edizione 2019, accende i riflettori sulle artiste donne, affrontando tematiche cogenti inerenti all’identità di genere. In questa sezione la Crumb Gallery porta lavori di Cecilia Cosci, Glenda Costa e Adriana Luperto, offrendo una prospettiva stratificata e intersezionale. 

Everyday For Future ci parla, invece, di tematiche ambientali, mettendo in evidenza l’urgenza di contrastare il cambiamento climatico. Artisti come Alessandro Casetti e Sebastiano Balbo utilizzano l’arte come strumento per sensibilizzare e stimolare riflessioni sulla nostra relazione con la natura. La minaccia del riscaldamento globale pende sul nostro avvenire e nell’attuale contesto la cultura diventa essenziale per esplorare nuove prospettive d’azione e pensiero sul mondo. Del resto BOOMing nel 2019 è stata la prima mostra mercato green e plastic free e ha sempre dedicato una sezione alle questioni ambientali. 

Passando ai progetti speciali, l’esposizione Generation(Z) al piano +1 offre uno sguardo approfondito sulle nuove generazioni, coinvolgendo il pubblico attraverso l’interattività. Per la prima volta è stata introdotta una Open Call con l’obiettivo di ampliare la portata delle proposte presentate, concedendo gratuitamente 5 spazi espositivi all’interno della mostra. La risposta è stata eccezionale: oltre 100 progetti da ogni parte del mondo hanno partecipato alla selezione, spingendo l’organizzazione ad accogliere ben 8 vincitori.

Tra questi i Borlottee che sono tornati a vivacizzare BOOMing con “Catena”, un’installazione audiovisiva composta da una vecchia TV che interagisce con i passanti sul tema delle catene di Sant’Antonio, e i /dzublate/ collective (Matilde Baldassari, Tino Bors, Claudia Gianella & Daniel Walcher) con “KIOSK” che invita i visitatori a scambiare oggetti personali con articoli e pubblicazioni disponibili in stand. 

Tra gli eventi off, invece, si annoverano personali di artisti emergenti, dialoghi sull’arte contemporanea e un programma di videoarte curato da Matteo Bittanti. 

Particolare attenzione merita poi il main project dell’edizione 2024: una performance che incarna appieno lo spirito della manifestazione. Due giovani artisti, Giulio Boccardi e Leonardo Panizza, intrecciano la Gen(z) con questioni ambientali in un silenzioso appello che vuole opporsi alla disattenzione generale nei confronti del destino del nostro pianeta. Per quattro giorni Boccardi rimarrà sospeso su una colonna, ricordando i monaci stiliti, circondato da schermi che proiettano le opere video di Leonardo Panizza, realizzate in collaborazione con l’Associazione MOKA e incentrate sulle catastrofi ambientali. Un atto di resistenza ed empatia, un’espressione di elevazione spirituale che fonde videoarte e performance e sarà trasmessa in streaming per l’intera durata dell’evento. Non a caso il nome scelto per il lavoro corale è “In nome del cielo”. 

La dimensione del laboratorio quale luogo in cui condividere pratiche e ampliare i confini della propria prospettiva si integra in BOOMing Lab: uno spazio creativo dedicato agli artisti giovani non solo dal punto di vista anagrafico. Un esempio di ciò è rappresentato da Artista URBANO, l’alter ego di Urbano Marano, un creativo cresciuto tra Rimini e Riccione, che presenta in fiera alcune delle opere della serie ICONIC.

Molti anche i premi in palio: il Premio Doc Creativity, conferito al lavoro che maggiormente sensibilizza su tematiche urgenti, il Premio Sustainability Art Giorgio Morandi, giunto alla III° edizione, dedicato agli artisti under 40 impegnati sulle emergenze ambientali e il Premio Due Torri per l’Arte, istituito da Due Torri Spa, 

Ancora una volta BOOMing Contemporary Art Show, con il suo spirito avanguardista ed impegno critico, si conferma come un faro nella scena delle fiere d’arte contemporanea, rompendo gli schemi e aprendo nuovi orizzonti per la creatività emergente e il suo contatto con il pubblico. 

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