È il fotografo dell’agenzia stampa Reuters, Mohammed Salem, ad aggiudicarsi il prestigioso premio del Word Press Photo of the Year con il lacerante scatto che riprende una donna palestinese mentre culla il corpo della giovane nipote, uccisa assieme alla madre e alla sorella quando un missile iraniano ha colpito la loro casa. L’immagine è stata scattata il 17 ottobre del 2023 all’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza e mostra Inas Abu Maamar, 36 anni, che tiene in braccio il corpo della piccola Sally di 5 anni. “Ho sentito che la foto riassume il senso più ampio di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato Salem. “Le persone erano confuse, correvano da un posto all’altro, ansiose di conoscere il destino dei loro cari, e questa donna ha catturato la mia attenzione perché teneva il corpo della bambina e si rifiutava di lasciarlo andare”. La presidente della giuria, Fiona Shelds, ha sottolineato la cura e il rispetto dello scatto di Mohammed Salem che offre “uno sguardo metaforico e letterale a una perdita inimmaginabile”.
Mohammed Salem è nato a Gaza nel 1985 ed è entrato a far parte dell’agenzia Reuters nel 2003 occupandosi delle notizie sugli scontri tra palestinesi e israeliani nella Striscia di Gaza. Ma anche nel 2010 Salem si è aggiudicato il premio per Word Press Photo con la foto che mostra le bombe al fosforo bianco lanciate da Isarele durante la guerra a Gaza nel 2009, ed è stata la prima testimonianza dell’uso di queste bombe.
Nelle altre tre categorie globali, la sudafricana Lee-Ann Olwage ha vinto il premio Photo Story of the Year per la commovente serie “Valim-babema” pubblicata dalla rivista Geo. Nella serie la fotografa si è concentrata sul tema della demenza in Madagascar e sulla stigmatizzazione delle persone che convivono con la perdita di memoria. Nella serie “Dada” Paul, che convive con la demenza da 11 anni, è amorevolmente accudito dalla figlia Fara ed è ripreso in quei momenti di calore e tenerezza tra le mille sfide della demenza.
Alejandro Caregarra, migrato dal suo Paese d’origine, il Venezuela, in Messico nel 2017, vince il premio Long Time Proejct Award termine con “The Two Walls” pubblicato sia dal New York Times che da Bloomberg. Il progetto di Caregarra, cominciato nel 2018, si concentra sul cambiamento delle politiche di immigrazione in Messico, che, dall’apertura, sono invece passate a norme severe soprattutto al confine meridionale.
La giuria ha dichiarato che il punto di vista del fotografo in quanto migrante, gli ha conferito una prospettiva sensibile e proiettata sull’uomo. Proseguendo, vince il Word Press Photo Open Format Award la serie War is Personal di Julia Kochetova, che si è distinta per lo sguardo personale sulla dura realtà della guerra in corso, mentre il Word Press Photo Africa Regional Winner categoria Open Format è stato assegnato all’Associated Press con la storia multimediale “Adrift” ad opera dei giornalisti Renata Brio e Felipe Dana. Una storia che indaga sulla sorte dei migranti che decidono di partire dall’Africa occidentale per raggiungere l’Europa attraverso l’insidiosa rotta atlantica ma sono approdati a una nave fantasma scoperta al largo di Tobago.
Infine il Word Press Photo categoria Asia Series vede premiata la serie “Afghanistan on the Edge”, ad opera di Ebrahim Noroozi, dell’Associated Press, che documenta il momento in cui i Talebani hanno preso il potere nell’agosto 2021. Word Press Photo è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro, fondata nel 1955, con sede nei Paesi Bassi.