Dal 21 novembre, la Galleria Monica De Cardenas di Milano ospita una nuova mostra dedicata ad Alex Katz, uno degli artisti più influenti della scena contemporanea. Celebrato recentemente al MoMA di New York con una grande retrospettiva, Katz, oggi 97enne, continua ad affermare la sua capacità di rapire lo sguardo. Per la prima volta in Italia, questa esposizione presenta una selezione di disegni e cartoni da spolvero, opere che offrono una prospettiva unica sulla sua arte e sul suo processo creativo, mostrandone un lato del tutto inedito.
I cartoni da spolvero in particolare, tecnica al centro del percorso espositivo, rappresentano un legame diretto con la grande tradizione artistica del passato. Utilizzati da maestri come Michelangelo, Leonardo e Raffaello (alla Pinacoteca di Brera si trova il preparatorio della celebre Scuola di Atene), questi disegni permettevano di trasferire immagini su superfici diverse, tracciando i contorni delle figure attraverso piccoli fori e l’applicazione di polvere di carbone o gesso.
Katz ha fatto di questa metodologia storica uno strumento essenziale della sua pratica, dimostrando come anche i metodi più antichi possano essere reinterpretati con sensibilità moderna. Si tratta di vere e proprie opere, dove l’artista coniuga la precisione tecnica con un’energia eclatante, rendendo evidente il suo equilibrio tra spontaneità e metodo. Nonostante nascano come meri complementi funzionali al dipinto finale, i cartoni assumono all’interno di questa mostra un valore autonomo di grande fascino, rappresentando un tipo diverso di linguaggio e di magia.
Il lavoro di Katz fin dagli anni Sessanta ha sviluppato uno stile figurativo inconfondibile, caratterizzato da campiture di colore piatto, contorni netti e una composizione essenziale, che trova radici tanto nell’Espressionismo Astratto quanto nella Pop Art. L’artista ha saputo reinterpretare la rapidità gestuale integrandola con un’estetica vicina ai mass media, come il cinema e la fotografia. È proprio questo linguaggio che gli ha permesso di anticipare tendenze e di definire un percorso unico nell’arte americana del dopoguerra.
Altra linea distintiva della sua poetica, evidente anche nelle opere in mostra, è la capacità di trasformare il quotidiano in qualcosa di monumentale. I suoi ritratti e le figure a mezzo busto, pur mantenendo una linearità essenziale, rivelano una profondità emotiva che cattura l’essenza dei soggetti. Ogni tratto diventa veicolo di intimità e connessione, trasportando lo spettatore in un dialogo diretto con le persone rappresentate. Katz riesce a rendere il dettaglio personale un’esperienza universale, anche nei leggerissimi disegni a matita che ritraggono sua moglie e le persone che lo circondano.
La mostra si inserisce nella cornice della Milano Drawing Week, evento che celebra il disegno e le sue declinazioni contemporanee. In questa occasione, la galleria propone anche un interessante confronto tra le opere di Katz e un lavoro di Michelangelo Pistoletto, selezionato dall’artista nel panorama della Collezione Ramo. Questa scelta mette in evidenza l’importanza del dialogo tra epoche e stili diversi, affermando come il disegno, e in particolare la pratica del cartone, sia un linguaggio senza tempo capace di adattarsi a sensibilità sempre nuove.
Con questa mostra, la Galleria Monica De Cardenas offre l’opportunità non solo di scoprire un lato meno noto dell’artista, ma anche di riflettere sul valore del disegno come strumento fondamentale dell’arte contemporanea. Un’esposizione che consente di vedere da vicino l’evoluzione di un processo creativo che combina tradizione e innovazione, riflettendo su come Alex Katz continui a spingersi oltre i confini della figurazione e dell’astrazione.