Il viaggio della luce di Abel Herrero e Claudio Parmiggiani

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Quanto possiamo parlare ancora oggi di pittura e arte concettuale? In che modo questi due emisferi dell’arte trovano un punto di unione che abbia un senso? È possibile che possano parlare al pubblico?

In Viaggio di Luce, mostra curata da Sergio Risaliti, Abel Herrero e Claudio Parmiggiani espongono grandi teleri e barche piene di pigmento nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, unendo pittura e installazione in un oscuro connubio tra figurativo e concetto. Oscuro perché solo una società come la nostra fa fatica ad associare due elementi tanto consequenziali quali una barca sull’acqua solo perché la barca è a terra e il mare sulle pareti. La collaborazione tra i due artisti rinasce dopo l’incontro a Cuba nel 2006, quando Herrero aveva curato il progetto Pensatori Ospiti al Museo Nazionale di Belle Arti dell’Avana, a cui aveva partecipato anche Parmiggiani con una delle sue più grandi Delocazioni ambientali. 

Installation view, foto di Antonello Serino

Dislocazione (o delocazione) è una delle parole chiave per potersi approcciare all’allestimento: dislocazione del mare, soggetto delle tele; dislocazione dello spazio espositivo e delle barche disposte lungo la galleria, perché Firenze non ha un mare a disposizione per poterle utilizzare. Le barche di Parmiggiani poste nel lungo corridoio, illuminate dalla luce soffusa che scende dall’alto, sono lì come simbolo di un viaggio, quello del pigmento, che dalla mano dell’artista, attraverso il ricordo, costruisce i grandi monocromo di Herrero. 

È stato detto di un fiume che scorreva sotto al palazzo per ricreare materialmente questa connessione e renderla esperibile. In realtà il legame materiale con l’acqua non è relativo al mondo naturale, ma a uno degli strumenti utilizzati per la creazione dei dipinti. Qui si fondono le due opere di Parmiggiani ed Herrero. L’acqua è soggetto e oggetto per la creazione delle opere e del percorso espositivo, è insieme figurazione e concetto: senza di essa il pigmento rimane solo polvere, trasportato alla deriva dalla barca, simbolo del nostro vagare alienato nella società massificata, come spiega Sergio Risaliti. 

Con questa esposizione i due artisti fanno luce sulla condizione umana attraverso i negativi, gli spazi vuoti, i buchi che rimangono tra le cose. Il mare che noi vediamo non è altro che la sottrazione al pigmento puro dei gialli, rossi, blu, neri e verdi, della loro materialità in spazi bianchi, chiari che definiscono una forma che rimandi, tramite la visione, a qualcosa di conosciuto a cui aggrapparci. Stiamo parlando di un’associazione quasi necessaria in cui, continua Risaliti, la presenza della cosa fa diventare il soggetto di tela e barche una vera e propria icona assoluta al di là della rappresentazione e della mimesi. 

Contemplazione è un altro concetto cardine di questa mostra. Abel Herrero e Claudio Parmiggiani ricercano con la loro arte un contatto meditativo con lo spettatore: il silenzio, la chiusura dei grandi portoni, la sala adiacente al Palazzo, ma isolata da esso, vicina a Piazza San Lorenzo – siti brulicanti di persone, portano in uno spazio altro, volutamente spirituale in cui fermarsi, al di là di didascalie e fogli di sala, a guardare semplicemente il mare, senza quasi sentire il suono dei nostri passi.

Per ulteriori informazioni:

Viaggio di luce. Abel Herrero e Claudio Parmiggiani
a cura di Sergio Risaliti
27 ottobre 2023 – 21 gennaio.2024

Galleria delle Carrozze, Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 3 – Firenze

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