“Gigante islandese della pesca vince causa per diritti d’autore contro artista”

Titolo: Gigante islandese della pesca vince causa per diritti d’autore contro artista

Un recente aggiornamento dal mondo dell’arte e dell’industria della pesca arriva direttamente dall’Islanda. Il gigante islandese della pesca Samherji ha vinto una causa legale sul diritto d’autore contro l’artista Odee. Il vertice, tenutosi presso l’alta corte di Londra, ha visto trionfare la società, evitando il ricorso al processo.

L’artista, noto con lo pseudonimo di Odee, aveva creato un’opera d’arte ispirata al sito web della Samherji, emettendo pubblicamente una falsa scusa per il coinvolgimento della società nel noto scandalo della corruzione, ribattezzato “Fishrot”, avvenuto nel 2019. Il giudice ha descritto l’azione dell’artista come “strumento di frode, violazione del copyright e falsità maliziosa”.

Il settore artistico ha seguito attentamente il caso, dato che è stato considerato una battaglia tra libertà di espressione artistica e diritti di proprietà intellettuale.

Odee, nome d’arte di Oddur Fridriksson, 41 anni, è noto per le sue opere provocatorie e di satira sociale. Per questa specifica opera, intitolata ‘We’re Sorry’ (ci scusiamo), l’artista aveva creato il sito web samherji.co.uk, imitando l’identità del brand. Su questa piattaforma, aveva emesso un comunicato in cui si leggeva: “Samherji scusa, promette restituzione e collaborazione con le autorità”.

Il giudice Paul Teverson ha delineato i motivi del verdetto, asserendo che Odee non avrebbe avuto alcuna possibilità di difendersi con successo in tribunale e che la sua principale difesa, la libertà d’arte e di espressione, era inadeguata.

Samherji aveva accusato Odee di violazione del marchio e falsità maliziosa, richiedendo un giudizio sommario per evitare il processo. Tuttavia, Odee ha dichiarato pubblicamente di voler fare appello alla sentenza, sostenendo che le azioni punitive potrebbero scoraggiare gli artisti dal critica le grandi corporation per paura di azioni legali.

La disputa giuridica ha inevitabilmente portato a un aumento dell’attenzione internazionale sullo scandalo Fishrot. Ironicamente, proprio la decisione di Samherji di citare in giudizio Odee ha amplificato ulteriormente la portata di quest’ultimo, insieme alla sua critica verso l’industria islandese della pesca.

Ad ulteriore complicazione dell’intera questione, si aggiunge il fatto che l’azione legale è stata avviata presso un’alta corte di Londra, rendendo più difficile per l’artista difendersi vista la distanza geografica. Tuttavia, Odee non è l’unico a dibattersi in questa causa: numerose organizzazioni artistiche, come la Federation of Icelandic Artists e Association of Icelandic Visual Artists, hanno manifestato il loro appoggio all’artista, riconoscendo l’importanza del suo ruolo nella critica sociale e nel dibattito pubblico.

In conclusione, il caso mette in luce l’alta tensione tra espressione artistica, diritti d’autore e interessi corporativi. La vicenda di Samherji e Odee rappresenta non soltanto una disputa legale tra due parti opposte, ma anche una riflessione più ampia sullo stato attuale dell’arte contemporanea islandese e la sua relazione con la società. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione nelle prossime settimane e se altri artisti seguiranno le orme di Odee sfidando i giganti della pesca o di altre industrie attraverso la loro arte.

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